Argento in discesa: nel breve termine il mercato è diretto verso i 26 dollari

La maggior parte degli analisti è ribassista e anche gli investitori alla ricerca di beni rifugio stanno trascurando l’argento.

Il mercato dell’argento è fermo da qualche settimana ma il presentimento di alcuni operatori è che se i prezzi dovessero cominciare a muoversi, la loro direzione sarebbe verso il basso.

In momenti di record per l’indice azionario S&P500, anche gli investitori alla ricerca di beni rifugio sembrano trascurare l’argento.

Nel pieno della crisi finanziaria di Cipro, con il timore di una corsa agli sportelli bancari anche in altre nazioni, l’argento non ha attratto l’attenzione degli investitori. Al contrario, l’affievolirsi dei timori di un contagio di tutta l’euro-zona, ha penalizzato le quotazioni del metallo bianco che sono arrivate a circa 27 dollari per oncia.

Il sentimento più diffuso sul mercato dei futures COMEX rimane quello ribassista. Secondo Standard Bank le posizioni al ribasso sono di 5 volte superiori alla media dei cinque anni. Le statistiche di febbraio del London Bullion Market Association (LBMA), rivelano un calo del 20% dei trasferimenti di argento tra un conto e l’altro. Standard Bank prevede che nel breve termine le quotazioni dell’argento potrebbero arrivare a 26,50 dollari per oncia, un minimo toccato anche nel 2012.

Anche Scotiabank è ribassista con un obbiettivo inferiore ai 26 dollari per oncia.

Intanto, le aziende minerarie impegnate nel settore, continuano a sfornare dati da record relativi all’anno appena trascorso. Silver Wheaton ha visto aumentare la produzione di circa il 17% e ha visto aumentare i ricavi di ben il 30%. Gli utili hanno registrato il record d 586 milioni di dollari, il 15% in più rispetto al 2011.

L’aumento della produzione e i nuovi progetti di esplorazione per estrarre nuovo metallo potrebbero non favorire le quotazioni dell’argento durante i prossimi mesi.

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