Nel corso dello scorso anno sono stati annunciati molti nuovi prodotti come veicoli elettrici (EV), robotaxis e veicoli a guida autonoma. Sia le case automobilistiche che i giganti della tecnologia sembra si stiano impegnando sempre di più su questo fronte.
Ma anche i governi di paesi come Cina, India, Francia, Gran Bretagna e Norvegia hanno dichiarato che vieteranno la vendita di veicoli alimentati con combustibili fossili.
Impossibile non domandarsi quali saranno le conseguenze per le vendite di auto alimentate con carburanti tradizionali.
Quando sulle strade circoleranno 1 miliardo di veicoli elettrici
Morgan Stanley ha da tempo lanciato l’allarme per l’industria automobilistica. Uno studio dello scorso anno ha previsto che i veicoli elettrici, entro il 2050, costituiranno il 90% di tutte le vendite di automobili a livello globale. Per allora circoleranno per le strade circa un miliardo di EV.
Le legislazioni sempre più stringenti sulle emissioni nocive porteranno ad un aggravio dei costi di fabbricazione dei motori a combustione interna. Al contrario, i veicoli elettrici godranno di una maggiore autonomia, con batterie a ricarica rapida. In queste condizioni, i consumatori non avranno molti dubbi su cosa scegliere tra EV e autoveicoli tradizionali.
Per tutte queste ragioni, Morgan Stanley crede che ci sarà un grande impatto sui fornitori di componenti, sui produttori di semiconduttori, di materie prime e di prodotti chimiche.
Le vendite di auto a carburante cresceranno
Tuttavia, anche se i veicoli stanno diventando sempre più elettrici e a ridotto consumo di carburati, il consumo di petrolio continuerà a crescere nei prossimi anni, con mercati come la Cina e la Russia che lo traineranno. BMI Research prevede che le vendite di auto a livello mondiale saliranno del 3,6% nel 2018, contro una percentuale stimata del 3,3% nel 2017.
Secondo Macquarie Bank, nel 2016 sono stati venduti 88,1 milioni di autoveicoli, in crescita del 4,8% rispetto all’anno precedente. Nei prossimi anni il mercato cinese dell’automobile, il più grande del mondo, crescerà ulteriormente, così come quello giapponese.
Ecco perché, per quanto sorprendente possa sembrare, il consumo di greggio continuerà ad aumentare nel breve e nel medio termine.
Soltanto tra un ventennio assisteremo ad un crollo della domanda di greggio ma, per i prossimi anni, il consumo di carburanti per autoveicoli tradizionali alimenterà la crescita della domanda globale.
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