Questa settimana i prezzi del cacao a New York hanno raggiunto un nuovo massimo degli ultimi 46 anni, mentre i prezzi di Londra hanno registrato un livello record. Il boom è stato provocato dalla forza dei venti stagionali Harmattan di quest’anno nell’Africa occidentale che sta seccando i campi di cacao e sta suscitando preoccupazioni per i danni al raccolto della Costa d’Avorio.
Spedizioni dalla Costa d’Avorio a -39%
La minore produzione di cacao in Costa d’Avorio, il più grande produttore mondiale, è un importante fattore rialzista per i prezzi. Gli ultimi dati governativi mostrano che gli agricoltori della Costa d’Avorio hanno spedito 1,04 milioni di tonnellate ai porti dal 1 ottobre al 4 febbraio, in calo del -39% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il 25 gennaio, l’ente regolatore della Costa d’Avorio (Le Conseil Café-Cacao) ha sospeso le vendite di per la stagione 2024/2025 finché non avrà un quadro chiaro della produzione prevista nel paese. Lo stop si aggiunge al caos delle forniture di cacao della regione e l’impatto potrebbe moltiplicare le preoccupazioni sull’offerta.
Troppa pioggia in Africa occidentale
Le condizioni di crescita sfavorevoli e le malattie dei raccolti nelle aziende agricole dell’Africa occidentale nell’ultimo anno hanno frenato la produzione di cacao e alimentato un forte rialzo dei prezzi. Inoltre, gli esperti temono che l’attuale produzione di cacao non possa ricostituire le scorte per evitare un deficit globale. Secondo Maxar Technologies, le precipitazioni totali nell’Africa occidentale dall’inizio della stagione delle piogge sono state più del doppio della media trentennale.
Ci sono anche diffuse preoccupazione per la minore produzione di cacao in Ghana, il secondo produttore mondiale. L’ente regolatore del Ghana ha dichiarato il 16 agosto che è improbabile che alcuni dei suoi coltivatori rispettino alcuni dei loro contratti per una seconda stagione, rinviando 44.000 tonnellate di spedizioni per le prossime stagioni a causa della mancanza di cacao. Il raccolto del Ghana nel 2022/2023 è stato stimato in circa 683.000 tonnellate, il minimo degli ultimi 13 anni, inferiore del 24% alle stime iniziali di 850.000 tonnellate. Le cause sono la mancanza di fertilizzanti e la malattia dei baccelli che hanno danneggiato i raccolti di cacao.
La domanda globale di cacao comincia a frenare
I prezzi altissimi stanno iniziando a frenare la domanda globale. Il 12 gennaio, la National Confectioners Association ha riferito che le macinazioni di cacao nordamericane del quarto trimestre sono scese del 3% (anno su anno). Inoltre, la Cocoa Association of Asia ha riferito che le macinazioni in Asia nel quarto trimestre sono scese dell’8,5% (anno su anno). Infine, la European Cocoa Association ha riferito che le macinazioni europee nel quarto trimestre sono scese del 2,5% (anno su anno), a 350.739 tonnellate.
L’International Cocoa Organization (ICCO) ha detto che la produzione globale di cacao nel 2022/2023 registrerà un aumento del 2,4%, a 4.938 tonnellate, mentre le macinazioni globali sono aumentate dello 0,2% a 5.005 tonnellate. L’ICCO ha stimato un deficit globale di cacao per il 2022/2023 di 99.000 tonnellate.
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