I primi 8 paesi produttori di cacao

Il cacao ha le sue origini in America Centrale, oltre 5000 anni fa, ma la sua popolarità si è presto diffusa in tutto il mondo. Ecco le nazioni che ne producono la maggiore quantità…

Il cioccolato significa molto per molte persone. Sappiamo bene che il piacere che trasmette è abbastanza soggettivo: qualcuno lo assapora nei momenti speciali, altri lo usano per migliorare l’umore, altri ancora lo mangiano e si sentono assaliti da un senso di colpevolezza. C’è anche chi lo degusta come una prelibatezza da assaporare e meditare, un po’ come il vino.

Ma per molte persone in tutto il mondo, il cioccolato è un settore economico importante. Il mercato globale del cioccolato ha un valore stimato di quasi 100 miliardi di dollari.

Il cioccolato viene prodotto con le fave di cacao che, per chi non lo sapesse, crescono sugli alberi di cacao. Gli storici ritengono che il consumo di cioccolato abbia avuto origine, almeno cinquemila anni fa, nelle società precolombiane dell’America Centrale. Ma, con il tempo, il suo consumo e la sua produzione si sono diffuse a macchia d’olio in tutto il mondo. Nel 2015-2016, sono state prodotte 3.997 milioni di tonnellate di cacao e, nel 2017-2018, se ne stimano quasi 4.600 milioni di tonnellate.

Naturalmente, dove ne viene prodotta la maggiore quantità è in paesi dai climi caldi e umidi, simili a quelli dell’America Centrale. Come i climi che si trovano in Africa, il continente che ospita quattro dei primi otto paesi che producono più cacao in tutto il mondo.

Secondo i dati 2015-2016 dell’International Cocoa Organization, gli 8 più grandi paesi produttori di cacao sono quelli che trovate qui di seguito.

1

COSTA D’AVORIO (produzione annua: 1.581.000 tonnellate)

La Costa d’Avorio fornisce circa il 40% del cacao mondiale, che costituisce anche quasi i due terzi delle esportazioni del paese. Aziende come NestleCadbury e Ferrero ricevono gran parte del loro cacao proprio da questo paese. Recentemente, sono state sollevate forti critiche circa le condizioni dei bambini-lavoratori, impiegati nelle piantagioni agricole.

2

GHANA (produzione annua: 778.000 tonnellate)

In questo paese la produzione di cacao rappresenta poco meno di un sesto del PIL nazionale. Oltre i tre quarti degli agricoltori sono piccoli contadini, che passano la loro vita nelle piantagioni. Nonostante ciò, i costi operativi crescenti stanno diventando un problema per tutto il settore del cacao del paese.

3

INDONESIA (produzione annua: 320.000 tonnellate)

Fino ai primi anni ’80, l’Indonesia non sapeva quasi cosa fosse il cacao. Ma, da allora, la produzione è decollata come un razzo, diventando la terza più importante del mondo. La maggior parte del cacao indonesiano proviene da piccole fattorie che, secondo l’Overseas Development Institute, sono molto più efficienti rispetto alle grandi aziende agricole.

4

ECUADOR (produzione annua: 232.000 tonnellate)

Il settore del cacao in Ecuador è uno dei più antichi al mondo. Nell’Amazzonia ecuadoriana, gli archeologi hanno recentemente scoperto tracce di cacao in ceramiche di oltre 5.000 anni.

5

CAMERUN (produzione annua: 211.000 tonnellate)

Storicamente, il Camerun è stato uno dei maggiori produttori mondiali, con una crescita di 275.000 tonnellate nel 2013. Tuttavia, il settore è stato gestito male tanto che molte piantagioni sono vecchie  e avrebbero bisogno di essere rinnovate.

6

NIGERIA (produzione annua: 200.000 tonnellate)

L’aumento della domanda mondiale e una maggiore disponibilità di tecnologie agricole all’avanguardia, hanno alimentato una crescita significativa di questo settore in Nigeria.

7

BRASILE (produzione annua: 141.000 tonnellate)

In questo paese la produzione è diminuita costantemente negli ultimi anni. Di fatto, dal 1998, i brasiliani consumano più cacao di quello che producono e il paese è diventato un importatore netto.

8

PAPUA NUOVA GUINEA (produzione annua: 36.000 tonnellate)

In Papua Nuova Guinea, come in altre isole vulcaniche, il cacao che viene prodotto è leggermente saporito e può avere un sapore affumicato.

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