Alluminio Rusal a sconto. Mercato diviso tra chi compra e chi no

Mentre alcuni consumatori hanno scelto di evitare l’alluminio della Rusal, la maggioranza compra approfittando di sconti vantaggiosi.

L’Occidente, fino ad oggi, ha evitato con cura di prendere direttamente di mira con le sanzioni la Rusal, il più grande produttore mondiale di alluminio al di fuori della Cina.

Tuttavia, sul mercato esiste molta incertezza poiché ci sono timori che o l’Unione Europea (EU) o gli Stati Uniti o la Gran Bretagna decidano nuove misure sanzionatorie con scarso preavviso.

Sconti dai 100 ai 150 dollari per tonnellata

In mezzo a questa sciarada geopolitica, comprare e vendere alluminio diventa sempre più complicato ma, come riporta Reuters, chi compra dalla Rusal riesce ad ottenere sconti sui prezzi. Sconti molto significativi, che vanno dai 100 ai 150 dollari per tonnellata.

Naturalmente, anche l’alluminio russo è correlato alle condizioni di mercato e ai termini generali come qualsiasi altro accordo, ma i rischi sanzionatori hanno comunque un prezzo. Attualmente e ormai da circa un mese questo prezzo è di 100-150 dollari in meno rispetto ai prezzi di mercato.

Esistono poi alcuni acquirenti che hanno deciso di evitare completamente l’alluminio russo e stanno cercando metallo altrove. Novelis, per esempio, uno dei maggiori acquirenti di alluminio al mondo, non accetterà metallo russo nelle sue fabbriche europee nel 2023. Così come una delle divisioni di Norsk Hydro, che escluderà l’alluminio di Rusal dagli acquisti del prossimo anno.

Importazioni UE cresciute del 13% tra marzo e giugno

Tra chi invece sta acquistando dalla Rusal esiste una netta preferenza per l’alluminio prodotto dagli stabilimenti europei dell’azienda visto i maggiori rischi che le sanzioni comportano per la spedizione dalla Russia.

In ogni caso, non ci sono dubbi che i consumatori europei stiano comprando alluminio russo più del solito. Le importazioni nella UE di alluminio russo sono aumentate del 13% tra marzo e giugno, mentre i produttori europei sono alle prese con l’aumento dei costi energetici. Al contrario, Rusal dispone di energia idroelettrica relativamente economica.

Secondo Rusal, a fronte di pochi i clienti che hanno deciso di abbandonare l’alluminio russo, centinaia di altri, sparsi in tutto il mondo, si approvvigionano dall’azienda russa oggi più di prima. E, in effetti, c’è la netta sensazione che la Russia voglia vendere più metallo possibile.

Queste settimane sono particolarmente importanti per i consumatori e i produttori di alluminio poiché vengono negoziati i contratti per le forniture del prossimo anno.

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