Non capita spesso di assistere a manifestazioni di protesta in Olanda. Il pragmatismo nord europeo e le buone condizioni economiche, non spingono tanto spesso le persone in piazza per reclamare qualcosa.
Incredibile ma vero: anche gli olandesi protestano!
Ma, recentemente, agricoltori e lavoratori del settore edile hanno protestato per le strade di Amsterdam. Il motivo di un fatto così straordinario sono le misure del governo per combattere l’azoto e l’inquinamento da PFAS (sostanze perfluoroalchiliche).
La cosa sta avendo un impatto anche sul settore dei metalli, già sotto pressione per altri problemi. La domanda di acciaio e alluminio sta soffrendo per la crisi che sta attraversando l’industria tedesca, soprattutto a causa della flessione del mercato automobilistico.
Come accennato, in Olanda il governo sta lottando per risolvere il problema delle emissioni di azoto, a livelli quattro volte la media pro capite dell’Unione Europea. Sebbene il 61% delle emissioni provenga dall’agricoltura, una parte considerevole proviene anche dall’edilizia, un settore che consuma molti prodotti in alluminio e acciaio.
Le nuove norme anti inquinamento avevano introdotto autorizzazioni poco chiare, che adesso sono in corso una revisione. Ciò sta portando a ritardi e incertezze.
Tra l’altro, il rallentamento della domanda è particolarmente vistoso, dal momento che negli ultimi tempi il paese aveva goduto di un boom di infrastrutture e investimenti immobiliari.
Domanda in forte calo
Gli estrusori di alluminio stimano che il mercato europeo sia in calo di almeno il 20% rispetto allo scorso anno. Mentre nel settore dell’acciaio il calo dei prezzi spinge tutti a ridurre le scorte, con un ulteriore impulso al calo della domanda. Ecco perché i tempi di consegna del metallo si sono accorciati e i portafogli degli ordini sono deboli.
La debole domanda automobilistica, insieme ad una caduta dell’edilizia, ha colto molti di sorpresa.
Comunque possano migliorare le cose, ammesso che non peggiorino, è improbabile che si possa ritornare ai livelli di attività dell’anno scorso. Il pessimismo di molti produttori circa la domanda di alluminio e di acciaio per il prossimo anno è più che giustificato.
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