Chissà perché, quando si fa riferimento a veleni mortali, si pensa subito al cianuro o all’arsenico o alla stricnina. Potenza del cinema forse, che ha più volte celebrato quest’ultimi come i veleni mortali per eccellenza.
Nella realtà non sono queste le sostanze più tossiche conosciute. Per esempio, la tetrodotossina, estratta dal pesce palla e che avvelena circa 50 persone all’anno in Giappone, è di gran lunga più tossica. Il pesce è una prelibatezza nei ristoranti giapponesi ma, se preparato in modo non corretto, può essere fatale.
Valutare la tossicità di una sostanza per un essere umano non è per niente facile, poiché dipende anche dalla modalità di assunzione. Per esempio, il mercurio liquido potrebbe essere ingoiato, probabilmente senza nessuna conseguenza ma, se come successo nel 1996 ad un professore americano, due gocce di dimetilmercurio attraversano i guanti di gomma ed entrano in contatto con la pelle, la morte è certa.
La LD50, Lethal Dose 50, cioè la quantità necessaria per uccidere il 50% di una popolazione campione, è l’unità di misura del grado di tossicità di una sostanza nel breve termine.
Grazie alla LD50 è possibile classificare i 5 veleni più mortali del mondo, almeno un centinaio di volte più tossici di cianuro, arsenico e stricnina.
1TOSSINA BOTULINICA (LD50:1 nanogrammo per chilogrammo)
Questa sostanza, prodotta da batteri anaerobici, è il veleno più potente del mondo. Un miliardesimo di grammo per via endovenosa sarebbe fatale per una persona di 70 chilogrammi. Causa paralisi muscolare impedendo il rilascio dell’acetilcolina e porta alla morte attraverso la paralisi dei muscoli respiratori. Questa tossina è impiegata per trattamenti cosmetici, conosciuti come Botox, con iniezioni mirate di piccole quantità di tossina per fermare i muscoli che creano le rughe della pelle.
2MAITOTOSSINA (LD50: 0,2 microgrammi per chilogrammo)
È una tossina marina, come la più nota Sassitossina che spesso causa avvelenamento dopo aver mangiato molluschi contaminati. Composta da una specie di plancton marino, ha una struttura così complessa da rappresentare una grande sfida per i chimici sintetici. Provoca la morte per insufficienza cardiaca.
3BATRACOTOSSINA (LD50: 2 microgrammi per chilogrammo)
È un alcaloide neurotossico estratto dalla rana dorata, che popola il Sud America ed è usato dagli indigeni per la caccia con la cerbottana. Questo veleno uccide interferendo con i canali ionici del sodio nelle cellule dei muscoli e dei nervi, portando ad un’insufficienza cardiaca. La batracotossina è stata trovata anche nel piumaggio degli uccelli Pitohui in Papua Nuova Guinea.
4VX (LD50: 3 microgrammi per chilogrammo)
È un composto sintetico, un agente nervino con la consistenza dell’olio del motore. Nei primi anni ’50 doveva esser impiegato come insetticida ma si è rivelato troppo tossico. Il VX uccide interferendo con la trasmissione di messaggi tra le cellule nervose e la morte arriva con contrazioni muscolari fuori controllo e asfissia.
5RICINA (LD50:1-20 milligrammi per chilogrammo)
Questo veleno è balzato agli onori delle cronache nel 1978, quando il dissidente bulgaro Georgi Markov, in attesa di un autobus a Londra, venne colpito nella coscia posteriore da un piccolo proiettile in platino-iridio, contenente ricina. Tre giorni più tardi morì, nonostante si fosse subito recato in ospedale. La ricina è ottenuta dalla fibra solida dei chicchi di ricino e, interferendo con la sintesi proteica cellulare, causa la morte della cellula. Se inalata o iniettata è ancora più micidiale rispetto all’ingestione per via orale.
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