Vivere in Asia: i 9 pro e i 9 contro di Kuala Lumpur

Diamo uno sguardo più da vicino a come si vive nella capitale della Malesia, Kuala Lumpur, città multilingue e con un’identità poliedrica.

Non è molto popolare come meta turistica, dal momento che non offre molte attrazioni dove i turisti amano accalcarsi. Ma, anche per questo, é una città molto vivibile.

La Malesia, e la sua capitale, Kuala Lumpur, non attirano tanti turisti come la vicina Thailandia (20 milioni di visitatori nel 2018 contro 63 milioni). Ma per gli espatriati occidentali è una destinazione top. Molti avranno già sentito parlare della vibrante economia di Kuala Lumpur, dei bassi costi per viverci e della gente ospitale che fa sentire a casa anche i nuovi arrivati.

Lavoratori provenienti da diversi paesi del mondo scelgono la capitale della Malesia per avere una vita migliore, trovare nuove opportunità o, semplicemente, per provare un’esperienza nuova.

Tuttavia, scegliere un posto dove vivere diverso dal luogo in cui si è nati è decisamente difficile, soprattutto se si trova in un continente diverso. Perciò, poter leggere pregi e difetti di una città come Kuala Lumpur sarà sicuramente utile a tutti coloro che stanno pensando ad una nuova vita in Asia. Naturalmente, niente è come recarsi di persona in un posto, ma… è comunque un buon primo passo per capire se questa città ha le caratteristiche per diventare anche la vostra città.

Vivere a Kuala? Fantastico…

  • Nel cuore dell’Asia. A chi piace il continente asiatico, a Kuala trova concentrati molti dei contrasti tipici dell’Asia, sia dal punto di vista architettonico, climatico, finanziario e sociale. Inoltre, la sua posizione geografica rende molto comodo (e poco costoso) raggiungere Singapore, Bangkok, Hanoi, Jakarta e Manila, tanto per fare riferimento soltanto alle capitali del sud est asiatico.
  • Una vita metropolitana. Se siete nomadi digitali e vi piace vivere e lavorare in un attico con vista sulle Petronas e nel tempo libero sguazzare in una piscina al trentesimo piano di un grattacielo, a Kuala potete farlo a prezzi ragionevoli.
  • Un paradiso per lo shopping. La città offre centri commerciali giganteschi, che vendono prodotti per tutte le tasche, dalle boutique più lussuose delle grandi firme ai negozi di scarpe e borse fake.
  • Cibo e cucina eccezionali. Non esistono molti posti al mondo con una varietà e qualità di cibo paragonabili a Kuala. Cucina indiana, giapponese, cinese e, naturalmente, malese sono concentrate in una sola città. Impossibile non trovare qualcosa che soddisfi qualsiasi palato. Anche in questo caso a prezzi davvero bassi (è possibile mangiare anche con 1 euro a persona).
  • Costo della vita basso. Come accennato, vivere a Kuala costa molto meno che in altre metropoli asiatiche. Per gli alloggi esiste una vasta scelta e trovare una casa non è mai un problema. Il costo di affitto per un appartamento parte da 300 dollari al mese, ma per un monolocale in un palazzo con palestra e piscina si arriva anche a 600 dollari. I prezzi per acquistare un immobile sono però in forte crescita.
  • Clima sempre caldo. Per chi ama il caldo, Kuala è una città perfetta, con temperature massime intorno ai 32 gradi e minime intorno ai 23 gradi durante tutto l’anno.
  • Infrastrutture moderne e funzionanti. Strade, connessioni internet, abitazioni, uffici e trasporti sono assai sviluppati, certamente ben oltre quelli che sono i livelli di molte città italiane. Metropolitane e autobus funzionano bene e costano poco. Inoltre, esiste un servizio simile a Uber (si chiama Grab) molto economico ed efficiente.
  • Bassi ostacoli linguistici. L’inglese è lingua ufficiale (insieme al malese) e viene parlato ovunque. Una cosa da non poco conto visto che negli altri paesi di quest’area del mondo le lingue locali sono molto complicate da parlare e da leggere.
  • Primi 3 mesi gratis e senza visto. Per gli italiani, l’ingresso in Malesia è gratuito e dà la possibilità di rimanere per 3 mesi. Alla scadenza è necessario uscire dal paese ma, al rientro, scatta ancora il bonus di 3 mesi.

Vivere a Kuala? Mai e poi mai…

  • La vita da grattacielo. Per qualcuno lo stile di vita da grattacielo è il peggio che si possa immaginare. Ore chiusi in appartamento e passeggiate nel tempo libero in qualche centro commerciale per respirare aria condizionata, sono la vita quotidiana di molti espatriati. In qualche modo, sono abitudini che ricordano Doha, in Qatar.
  • Fumo e alcol off-limits. Per la religione islamica fumo e alcol sono proibiti, quindi, la maggior parte delle persone li evita. È possibile consumarli (non sono vietati) ma costano parecchio e in tutti i luoghi pubblici, anche all’aperto, è vietato fumare. Naturalmente, per qualcuno, si tratta di un grosso vantaggio.
  • L’Islam è religione di stato. La maggior parte dei malesi è musulmano e, indubbiamente, la cosa mette sempre a disagio chi proviene dall’occidente. Tuttavia, i malesi trattano le altre culture e religioni con rispetto e tolleranza. Un atteggiamento ben visibile in come la gente si veste, dai burka integrali delle mussulmane alle minigonne e tacchi a spillo delle malesi di origine cinese.
  • Traffico caotico. Il traffico di Kuala è perennemente congestionato e guidare in città è decisamente stressante e insalubre. Tuttavia, è molto meglio del traffico di Bangkok o di Manila (Kuala Lumpur è molto più piccola, ha solo 2 milioni di abitanti).
  • Clima equatoriale. Vivere in un clima equatoriale non è sicuramente per tutti. Godere delle calde giornate di sole è una cosa, ma essere in grado di tollerare ondate di calore e umidità è una storia completamente diversa.
  • Serve l’assicurazione sanitaria. Per un europeo è prudente avere una copertura sanitaria. Tuttavia, rispetto ad altri paesi, il sistema sanitario pubblico (e anche privato) funziona molto bene e i costi di accesso sono abbastanza bassi.
  • Tutti i beni di importazione costano molto. Qualunque cosa non sia fabbricata in Malesia è molto costosa a causa degli oneri di importazione. Per esempio, le automobili sono costose, sia in acquisto che in noleggio.
  • Serve un visto per lavorare e risiedere. Per vivere stabilmente o lavorare regolarmente in Malesia è necessario un visto, tutt’altro che facile da ottenere. È invece facile ottenerlo se si è assunti da qualche multinazionale, così come se ci si trasferisce da pensionati. C’è anche la possibilità di aprire una società per regolarizzare la propria residenza.
  • Non è un posto per pizzaioli, camerieri e cuochi. I lavori meno qualificati sono riservati ai nativi malesi (con stipendi inferiori o molto inferiori ai 1.000 dollari mensili). Perciò, le maggiori possibilità lavorative sono quelle per specialisti altamente qualificati, come revisori, sviluppatori web e programmatori (con stipendi che si aggirano tra i 3.000 e i 4.000 dollari al mese).

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