L’ENI investirà 8 miliardi di dollari in Mozambico

Pronto a partire il progetto Coral South dell’ENI in Mozambico, relativo a un enorme giacimento sottomarino di gas naturale.

L’ENI, la più importante società italiana nel settore del gas e del petrolio, ha appena approvato il piano d’investimenti per la ricerca e lo sviluppo di gas naturale offshore, al largo del Mozambico.

Per la prima fase del progetto è stato deciso un investimento stimato in 8 miliardi di dollari.

Il progetto, denominato Coral South, prevede la costruzione di sei pozzi sottomarini collegati ad un impianto di produzione galleggiante (Floating Liquefied Natural Gas), con una capacità di liquefazione di oltre 3,3 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (GNL) all’anno, pari a circa 5 miliardi di metri cubi.

Secondo le stime più recenti dell’ENI, il giacimento contiene oltre 450 milioni metri cubi di gas

Secondo le stime più recenti dell’ENI, il giacimento ha riserve per oltre 450 milioni metri cubi di gas. Il piano era già stato approvato dal governo del Mozambico nel corso del mese di febbraio di quest’anno.

Se qualcuno pensa che tutto il gas prodotto possa arrivare in Italia, commette un errore. Infatti, l’ENI e i suoi partner di progetto hanno firmato un accordo vincolante per la vendita, per un periodo di 20 anni, di tutti i volumi prodotti alla BP Poseidon Ltd, una consociata interamente controllata da BP, la multinazionale inglese del petrolio.

La zona estrattiva è in concessione all’ENI, tramite la sua sussidiaria Eni East Africa (EEA), ma anche ad altre società: Galp Energia, KOGAS e Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH).

Come tutte le altre aziende del settore, anche ENI non se la sta passando bene, a causa dei bassi prezzi del petrolio che l’hanno costretta a tagliare le spese in conto capitale. Il gruppo ha confermato il mese scorso il suo obiettivo di ridurre le spese in conto capitale di circa il 20% quest’anno rispetto allo scorso anno, al fine di far fronte al crollo dei prezzi del greggio.

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