Zinco: outlook 2017

Gli analisti prevedono un altro anno di crescita per lo zinco che, nel corso del 2016, ha raggiunto i massimi pluriennali.

Lo zinco è stato il miglior metallo del London Metal Exchange (LME) nel 2016, raggiungendo massimi pluriennali.

A novembre, con una quotazione di 2.985 dollari a tonnellata, ha toccato il massimo degli ultimi nove anni.

La crescente domanda cinese e le speculazioni sui piani di Donald Trump circa la costruzione di nuove infrastrutture negli Stati Uniti, hanno spinto il rally del metallo.

Ad alcuni analisti, la corsa dello zinco sembra eccessivamente veloce, dal momento che da gennaio, quando aveva toccato i 1.444 dollari, ha guadagnato il 90%.

La corsa dello zinco sembra eccessivamente veloce, dal momento che ha guadagnato il 90%

Nel 2015, i prezzi erano scesi a livelli molto bassi e le previsioni avevano indicato uno squilibrio di mercato, con una forte domanda e un’offerta limitata, che avrebbe prima poi infiammato i prezzi. Cosa che si è puntualmente verificata quest’anno.

Secondo l’International Lead and Zinc Study Group, il mercato rimarrà in deficit per 248.000 tonnellate per il 2016.

Anche per il 2017 il mercato rimarrà squilibrato e i prezzi festeggeranno un altro grande anno. La Cina, che contribuisce a circa il 50% della domanda di zinco globale, da un lato ha messo in atto restrizioni per la sua produzione mineraria, dall’altro continuerà ad aumentare la sua richiesta di metallo, sostenuta dalle politiche del governo.

Inoltre, la prevista crescita economica a livello globale per il 2017, ha rafforzato la fiducia degli investitori che, nel caso dello zinco, sono attratti dal fatto che si tratta del metallo la cui offerta è prevista essere la minore tra tutti i metalli industriali.

Per Citigroup, lo zinco raggiungerà un prezzo medio di 2.590 dollari nel corso del 2017. Goldman Sachs si aspetta che lo zinco avrà performance migliori dell’ alluminio e del rame nel corso dei prossimi sei-nove mesi.

Secondo IZLSG, la domanda mondiale di zinco raffinato aumenterà dal marginale 0,6%  di quest’anno al 2,1% del 2017, per un totale di 13,85 milioni di tonnellate.

È assai interessante notare come la spinta dei prezzi non arrivi tanto dagli speculatori, quanto piuttosto dalla richiesta di metallo fisico. Un motivo per il quale c’è da credere che le basi di questo boom dello zinco siano solide.

In altre parole, il forte ottimismo che circonda il mercato dello zinco è del tutto giustificato e il 2017 potrebbe essere addirittura meglio del 2016, ringraziando la scarsità d’offerta, i tagli alla produzione e la domanda crescente.

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