Quando si sente parlare di virus, biologici o informatici, non si pensa mai a qualcosa di positivo. Ma questa volta i ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) hanno sorpreso un po’ tutti, modificando geneticamente dei virus per migliorare la durata delle batterie litio-aria.
Nel corso degli ultimi anni le batterie litio-aria stanno guadagnando grandi consensi grazie ad un minore peso e ad una maggiore densità di potenza rispetto alle batterie al litio tradizionali.
Per ottenere simili dispositivi, le difficoltà più grandi sono state nel trovare dei materiali durevoli che potessero funzionare come elettrodi per le batterie.
Alla ricerca della miglior soluzione, i ricercatori del MIT hanno esplorato il settore della biologia, creando un virus benigno geneticamente modificato e chiamato M13, che può agire sulla superficie degli elettrodi per aumenta l’area dove avviene la reazione elettrochimica quando le batterie vengono caricate e scaricate.
Utilizzando ossido di manganese, materiale comunemente impiegato per i catodi delle batterie agli ioni di litio, il virus ha costruito filamenti con una struttura reticolata intorno agli elettrodi. Tutto il processo è avvenuto utilizzando acqua comune a temperatura ambiente.
La scoperta della scorsa settimana degli scienziati del MIT, permetterà di sviluppare una tecnologia al litio-aria che potrebbe rivelarsi molto vantaggiosa per il processo di carico-scarico delle batterie, anche perchè Il modello realizzato è facilmente adattabile anche per altri sistemi catalitici.
Secondo le stime dei ricercatori americani le nuove batterie potrebbero migliorare la densità di energia di due o tre volte rispetto alle tecnologie impiegate fino ad oggi.
È assai probabile che la nuova tecnologia sarà il trampolino di lancio per le batterie litio-aria che potrebbero essere presto disponibili per tutte le molteplici applicazioni commerciali.
METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED