Con il passare degli anni, e forse anche dei mesi, l’attenzione del grande pubblico e degli investitori di tutto il mondo si sta spostando anche su un metallo base come il rame.
La consapevolezza che sia proprio il metallo rosso a costituire la spina dorsale della transizione verde, spinge i più importanti analisti del settore a evidenziare come l’aumento previsto della domanda globale e l’offerta del tutto insufficiente spingeranno i mercati in una situazione di grave carenza. Una carenza che potrebbe addirittura compromettere la cosiddetta rivoluzione verde.
Ci serviranno enormi quantità di rame
Utilizzato nei cablaggi, nei trasporti, nell’edilizia, nei più disparati processi produttivi e, come detto, per la transizione energetica verde (veicoli elettrici, turbine eoliche, infrastrutture di ricarica e solare fotovoltaico), il mondo capirà presto che le quantità di rame necessarie sono enormi.
Secondo il CRU, con l’aumento della domanda globale, saranno necessari investimenti per più di 100 miliardi di dollari per costruire tutte le miniere di rame che servono per colmare un deficit di offerta annuale di 4,7 milioni di tonnellate entro il 2030.
In questo contesto che molti giudicano come critico, è interessante capire quali sono le aziende che rivestiranno un ruolo da protagonista sullo scenario globale. Secondo gli ultimi dati di Mining Intelligence, riferiti alla produzione annuale del 2022, ecco quali sono le 10 società con la maggior produzione di rame nel mondo.
TOP 10 delle aziende produttrice di rame
CODELCO (Cile): 1.552.000 tonnellate
2ºFREEPORT-MCMORAN (Stati Uniti): 1.297.000 tonnellate
3ºBHP GROUP (Australia): 1.108.000 tonnellate
4ºGLENCORE (Svizzera): 993.000 tonnellate
5ºSOUTHERN COPPER (Messico): 895.000 tonnellate
FIRST QUANTUM MINERALS (Canada): 741.000 tonnellate
7ºZIJING MINING (Cina): 677.000 tonnellate
8ºKGHM POLSKA MIEDZ (Polonia): 537.000 tonnellate
9ºRIO TINTO (Australia): 521.000 tonnellate
10ºANGLO AMERICAN (Regno Unito): 468.000 tonnellate
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