Sono crollate le esportazioni cinesi di alluminio verso la UE
Sul mercato globale dell’alluminio stanno avvenendo cambiamenti strutturali, la cui comprensione è indispensabile per chi non vuole comprare o vendere nel momento sbagliato.
Sul mercato globale dell’alluminio stanno avvenendo cambiamenti strutturali, la cui comprensione è indispensabile per chi non vuole comprare o vendere nel momento sbagliato.
CBAM sta scaricando costi e adempimenti, alcuni dei quali difficili se non impossibili da assolvere, sugli importatori europei di alluminio.
Dopo tante voci e anticipazioni, gli Stati Uniti impongono un dazio del 200% sull’alluminio dalla Russia. La misura entra in vigore dal 10 marzo.
Sembra che la Russia stia preparando contromisure in risposta ai dazi americani sull’alluminio russo. I metalli coinvolti sarebbero nichel e palladio.
In seguito alla notizia secondo cui gli Stati Uniti imporranno un dazio del 200% sull’alluminio russo, tutti gli analisti sono concordi nel ritenere che Alcoa ne trarrà grandi vantaggi.
Gli Stati Uniti stanno pensando ad un dazio del 200% sull’alluminio importato dalla Russia, che potrebbe diventare operativo già da questa settimana.
L’Unione Europea sta pensando di sanzionare la Russia attraverso pesanti dazi sull’importazione di alluminio russo. La misura potrebbe essere disastrosa per il settore industriale europeo.
È ancora l’alluminio cinese a scuotere il mercato europeo. Questa volta è una questione di dazi che molti vogliono e qualcuno rifiuta.
I nuovi dazi sull’esportazione di metalli in Russia si riveleranno un vero e proprio colpo di fortuna per i produttori europei?
Per i consumatori di alluminio europei arrivano nuovi grattacapi: la Russia ha introdotto dazi all’esportazione di billette e pani.
Sembra che con la Brexit, il Regno Unito avvierà un proprio esperimento di libero scambio. Tutto il mondo si aspetta un azzeramento, o quasi, dei dazi alle importazioni.
I metalli di base cercano di riguadagnare il terreno perso nelle ultime settimane ma, secondo gli analisti, la guerra commerciale globale sembra destinata a rimanere un freno per i mercati nel prossimo futuro.
Retromarcia di Trump sui dazi alle terre rare importate dalla Cina. I materiali critici indispensabili alle industrie americane, e al Pentagono, non verranno colpiti dai dazi.
Contrariamente ai proclami polici, i nuovi dazi sull’alluminio cinese sembra stiano avvantaggiando la Cina, che rimane uno dei maggiori partner commerciali americani.
Le terre rare sono nell’elenco dei nuovi dazi da 200 miliardi di dollari che l’amministrazione Trump vuole imporre sulle importazioni dalla Cina.
Cosa succederà adesso che Presidente degli Stati Uniti e il Presidente della Commissione Europea hanno deciso per nuovi accordi commerciali tra USA e UE?
L’escalation della guerra commerciale degli USA contro tutto e tutti non si ferma. Trump minaccia di daziare tutti i prodotti cinesi mentre si profilano nuovi dazi per tutte le automobili che entrano nel mercato statunitense.
“America First”. Lo slogan di Trump si sta avverando per i consumatori di birra statunitensi. Sono infatti tra i primi a pagare le conseguenze dei nuovi dazi sull’alluminio.
Dopo mesi di minacce, la guerra commerciale di Donald Trump con la Cina è cominciata, mentre gli esperti temono le conseguenze.
Per gli americani, la promessa di più posti di lavoro nel settore dell’alluminio, è assai probabile che non possa concretizzarsi. Quel che è certo è che i consumatori americani stanno pagando più caro l’alluminio che consumano.
Continua il buon momento per l’alluminio, mentre i dazi e le sanzioni statunitensi contribuiscono a spingere ulteriormente i prezzi verso l’alto.
Incertezze e trattative circa l’esenzione dai dazi USA per l’Europa sono arrivate al termine. La guerra commerciale è cominciata con i dazi americani su acciaio e alluminio. Come reagirà l’Unione Europea?
È ufficiale: gli Stati Uniti impongono il 10% di dazio sull’alluminio e il 25% sull’acciaio, ma con l’esenzione del Canada e del Messico.
La nuova misura del governo cinese dovrebbe tranquillizzare i produttori mondiali dal rischio di una carenza di approvvigionamento di terre rare. Ma qualcuno teme che le cose stiano diversamente…