Storia dell’acciaio: 50 anni di produzione nel mondo

Cosa è successo alla produzione di acciaio grezzo negli ultimi 50 anni? Una vera e propria rivoluzione, che pochi avrebbero potuto immaginare.

Per molti versi, la storia dell’uomo è stata scandita dai metalli. Dall’età del bronzo all’età del ferro, i metalli hanno definito il livello di sviluppo della nostra civiltà e ci hanno accompagnati fino all’era odierna, che potremmo definire senza alcun dubbio come l’era dell’acciaio.

Come tutti sanno l’acciaio è fondamentale per l’edilizia, per gli autoveicoli e per le attività industriali, tanto che i suoi tassi di produzione e consumo sono spesso considerati dei buoni indicatori dello sviluppo di una nazione.

Con quasi 2 milioni di tonnellate prodotte nel 2020 (1.864 milioni di tonnellate), l’acciaio è il metallo più comunemente usato e il materiale più riciclato al mondo. Ma la strada che ha portato il mondo ad usare queste enormi quantità di metallo, non è stata ne dritta ne regolare, anzi… Se andiamo a vedere cosa è successo negli ultimi 50 anni troviamo un andamento sorprendente della produzione.

Cominciamo con il dire che la produzione mondiale di acciaio è più che triplicata negli ultimi 50 anni. Tuttavia, la crescita è stata molto diversa da paese a paese. Mentre Stati Uniti e Russia hanno ridimensionato la propria produzione, Cina e India hanno fatto il contrario e sono diventate le prime due nazioni produttrici di acciaio.

I seguenti dati della World Steel Association relative al 2020 evidenziano proprio questa situazione.

2020: tonnellate di acciaio prodotte (Top 10)

1

Cina (1.053 milioni)

2

India (99,6 milioni)

3

Giappone (83,2 milioni)

4

Russia (73,4 milioni)

5

Stati Uniti (72,7 milioni)

6

Corea del Sud (67,1 milioni)

7

Turchia (35,8 milioni)

8

Germania (35,7 milioni)

9

Brasile (31 milioni)

10

Iran (29 milioni)

Facendo un passo indietro nella storia scopriamo che non solo il mondo intero era molto diverso, ma che anche il settore dell’acciaio era completamente differente da come lo conosciamo oggi. Europa e Stati Uniti dominavano il mercato, mentre i paesi asiatici recitavano un ruolo marginale.

Ma tra il 1974 e il 1984 negli Stati Uniti si verifica un forte calo della domanda e, di conseguenza, della produzione. Nello stesso periodo l’URSS diventa il leader mondiale della produzione di acciaio grezzo.

È però negli anni ’90 che la crescita cinese comincia a farsi notare e, nel 1996, la Cina diventa il primo produttore del mondo, scavalcando il Giappone. Ma la cosa più incredibile è che circa venti anni dopo, nel 2017, il gigante asiatico eclissa anche tutto il resto del mondo producendo 870,9 milioni di tonnellate di acciaio contro gli 865 milioni prodotti da tutti gli altri paesi messi insieme.

Ma ecco come erano suddivise le produzioni di acciaio grezzo nel lontano 1967…

1967: tonnellate di acciaio prodotte (Top 10)

1

Europa (165,1 milioni)

2

Stati Uniti (115,4 milioni)

3

Russia (102,2 milioni)

4

Giappone (62,2 milioni)

5

Cina (14 milioni)

6

Canada (11,8 milioni)

7

Sud America (6,7 milioni)

8

Oceania (6,4 milioni)

9

India (6,3 milioni)

10

Africa (4 milioni)

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