Segnali di forti rialzi sul mercato dei metalli preziosi

Le ultime mosse della Banca Centrale americana e i segnali che arrivano dall’analisi tecnica, mostrano che il futuro potrebbe essere rialzista per i metalli preziosi.

Alcuni segnali rivelatori sul mercato dell’oro, indicano che gli ultimi aumenti delle quotazioni potrebbero trasformarsi in enormi aumenti.

L’ascesa estiva dell’oro sembra molto simile a quanto avvenuto sui mercati dei metalli preziosi all’inizio del rally di qualche anno fa. L’oro cresce fortemente quando i tassi di interesse reali sono negativi, cioè quando i tassi di interesse sono inferiori al tasso di inflazione. Con un paio di eccezioni, i tassi di interesse reali negli Stati Uniti sono stati negativi dagli inizi del 2000. E ciò ha contribuito ad alimentare la crescita dell’oro dell’ultimo decennio.

Anche le ultime azioni intraprese dalla FED (Federal Reserve) americana sembrano fatte apposta per garantire le migliori condizioni per il rialzo dell’oro nei prossimi anni. La FED vuole infatti mantenere i tassi di interesse a bassi livelli, cosa che innescherà una forte inflazione. Quello che sta accadendo è che il mantenimento di tassi di interesse negativi, rende l’investimento in oro una scelta vantaggiosa.  Sia l’oro che l’argento sono ormai lontani dai minimi raggiunti all’inizio dell’estate e l’oro si sta avvicinando al livello di 1.800 dollari per oncia.

Una considerazione interessante fa riferimento ai guadagni messi a segno dal metallo giallo in questi ultimi anni, che hanno raggiunto una percentuale del 660%. Qualcuno pensa che un incremento del genere non possa continuare, ma paragonandolo al mercato degli anni 1970, quando la crescita raggiunta toccò il 2300%, potrebbe commettere un grosso errore.

I mercati non sono ancora attraversati dalla frenesia di comprare oro, come potrebbe succedere nei mesi che ci aspettano. Gli analisti tecnici ci avvertono che quando le quotazioni supereranno i 1.800 dollari, l’oro può sperare si battere il record di 1.900 dollari e a quel punto tutti gli indicatori lo danno prima a 2.000 dollari e successivamente a 2.400 dollari.

L’argento è rimasto molto debole, durante i mesi estivi, e ha fornito a molti investitori la possibilità di acquistare a prezzi molto bassi. È balzato rapidamente a circa 32 dollari ma ha ancora molta strada da fare. Gli analisti tecnici evidenziano che superati i 32 dollari, le quotazioni arriveranno ben al di sopra dei 37 dollari.

Nei prossimi mesi, comprare e accumulare nei momenti di debolezza delle quotazioni, rimane la strategia vincente sul mercato dei metalli preziosi.

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