Agli attuali livelli di prezzo, tra il 20% e il 30% dell’offerta globale di cobalto rischia di scomparire nel 2020. L’allarme è stato lanciato da ERG (Eurasian Resources Group), una delle più importanti aziende minerarie del mondo, che produce anche rame e cobalto.
I prezzi del cobalto, un metallo chiave nelle batterie agli ioni di litio utilizzate per alimentare le auto elettriche, hanno registrato il loro massimo all’inizio del 2018. Ma, da allora, hanno iniziato a diminuire in modo significativo, soprattutto nella seconda metà dello scorso anno. La causa? L’aumento della produzione in Repubblica Democratica del Congo (RDC).
La più grande miniera di cobalto del mondo chiuderà
Prezzi troppo bassi e tasse troppo elevate hanno indotto Glencore a decidere di chiudere Mutanda, in RDC, la più grande miniera di cobalto al mondo. Il motivo è che la miniera non è più economicamente profittevole.
L’annuncio della decisione della Glencore ha fatto salire i prezzi di alcuni prodotti a base di cobalto di oltre il 30%. Tuttavia, agli attuali prezzi, circa il 30% della produzione mineraria mondiale potrebbe andare persa entro il prossimo anno. Le scorte esistenti argineranno per un po’ il deficit produttivo ma, nel corso del 2020, raggiungeranno livelli critici.
Le preoccupazioni circa il metallo delle batterie coinvolgeranno tutti
In pratica, nel breve termine, se i prezzi non saliranno (almeno sopra i 15 dollari per libbra) i capitali necessari al settore se ne staranno alla larga e sempre più impianti chiuderanno. Nel lungo termine, gli analisti stimano che i prezzi dovranno essere sopra i 20 dollari per libra per non avere problemi di forniture.
Più passa il tempo e più l’andamento dei prezzi del cobalto non sarà solo una questione che riguarda i trader di metalli, ma tutto il settore delle batterie e delle auto elettriche e, quindi, anche i consumatori finali.
Nei prossimi anni, il metallo delle batterie sarà una preoccupazione per tutti.
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