Rende più felici la ricchezza o la povertà? La risposta di qualsiasi occidentale sembra abbastanza scontata: la ricchezza. Ciò nonostante, anche nel ricco Occidente, qualche dubbio su questa tesi inizia a serpeggiare.
Numerose indagini condotte scientificamente sembrano confermare che le persone dei paesi più poveri sono più inclini a sentirsi felici rispetto a quelle delle nazioni più ricche.
Il Global Happiness Report 2014 della IPSOS, importante istituto francese di ricerche di mercato, sembrerebbe una conferma ulteriore che i poveri sono più felici dei ricchi.
Secondo il sondaggio in questione, a livello regionale, l’America Latina ha la maggiore percentuale di persone che dicono di essere “molto felici” (31%), seguita da Nord America (25%), Medio Oriente e Africa (23%), Asia (22%) ed Europa (13%). In Italia, soltanto il 9% della popolazione si è dichiarata essere molto felice, davanti a solo due altri paesi: l’Ungheria (8%) e la Corea del Sud (6%).
La nazione più felice del mondo è l’Indonesia, dove il 55% dei cittadini si dichiara molto felice.
La graduatoria IPSOS dei dieci paesi più felici del mondo è così composta:
- Indonesia
- India
- Messico
- Brasile
- Sud Africa
- Stati Uniti
- Canada
- Argentina
- Svezia
- Turchia
Lo studio della IPSOS, condotto nel mese di dicembre 2013, è in netto contrasto con quelli condotti dalle Nazioni Unite nel 2013 o dell’OCSE nel 2012, dai quali emergeva come i paesi più felici del mondo fossero quelli europei: Danimarca, Norvegia, Svizzera, Paesi Bassi e Svezia.
Anche se questi sondaggi possono apparire dei semplici passatempi per lettori curiosi, hanno un’importanza cruciale in quanto la classe politica di un paese tende ad elaborare le decisioni economiche e politiche sulla base delle rilevazioni che misurano ciò che più soddisfa i cittadini.
Se fosse vero che le popolazioni del meridione del mondo sono più felici delle regioni settentrionali, perché l’Occidente si preoccupa di eliminare le disuguaglianze economiche globali?