La retromarcia dei prezzi dello zinco continuerà per i prossimi anni?

I prezzi dello zinco scendono mentre gli analisti prevedono ulteriori ribassi nel corso dei prossimi anni. La causa è un eccesso di offerta.

Come altri metalli, lo zinco è andato alla grande negli scorsi mesi, come pochi avrebbero potuto immaginare. Tuttavia, i tempi stanno cambiando.

A maggio i prezzi hanno toccato il massimo di 3.100 dollari a tonnellata, un livello che probabilmente rimarrà scolpito nella storia del metallo.

All’orizzonte altri ribassi del prezzo

Attualmente, il mercato si è raffreddato e i prezzi di oggi al London Metal Exchange (LME) sono appena sopra i 2.900 dollari che gli analisti ritengono comunque alti, in considerazione del fatto che esiste un eccesso di offerta che dovrebbe spingere le quotazioni verso il basso.

Come per l’alluminio e il rame, quest’anno lo Shanghai Futures Exchange (SHFE) ha sovraperformato l’LME ma, questo mese, anche il prezzo dello zinco SHFE è sceso.

Secondo l’International Lead and Zinc Study Group, il mercato dello zinco ha registrato un’eccedenza tra domanda e offerta di appena 31.000 tonnellate tra gennaio e aprile. Molto meno rispetto all’eccedenza di 256.000 tonnellate nello stesso periodo dell’anno scorso. Reuters attribuisce la minore eccedenza a colli di bottiglia nella produzione di metalli raffinati in Cina, diminuita dell’8,2% a maggio rispetto ad aprile a causa delle riduzioni di energia elettrica nella provincia dello Yunnan, colpita dalla siccità. Lo Yunnan ospita circa il 12,5% della produzione cinese di zinco raffinato.

Eccedenza di offerta per tutto il decennio

Ma al di là del breve termine, per molti analisti questo sarà solo l’inizio di un calo dei prezzi dello zinco, che potrebbe prolungarsi per tutto il decennio.

Tanto pessimismo è giustificato da un’offerta mineraria in aumento e dal rallentamento della produzione di acciaio in Cina, cosa che ridurrà la domanda dal settore della zincatura. Mentre negli ultimi due anni la Cina è stata un importatore netto di metallo raffinato, dalla metà di questo decennio diventerà un esportatore, andando ad ingrossare l’offerta sul mercato globale e spingendo i prezzi dello zinco verso il basso.

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