Mentre i prezzi delle azioni sono attualmente ai massimi di tutti i tempi, i prezzi delle materie prime sono assai economici, come non lo sono stati per decenni.
Le materie prime non hanno infatti goduto di quella spinta che il denaro a buon mercato e il Quantitative Easing hanno dato ai prezzi dei titoli azionari.
Molto più convenienti dei titoli azionari
Secondo Commoditytrademantra, le materie prime sono attualmente al di sotto della media del S&P GSCI/S&P500 Ratio, più di quanto non sia mai successo prima. Ciò significa che non sono mai state così convenienti rispetto alle principali azioni di Wall Street.
Non è soltanto la forza del dollaro a penalizzare le commodity, ma anche i fondamentali della domanda e dell’offerta, che stanno pesando sul sentiment del mercato. Di fatto, molti metalli, materie prime energetiche e prodotti alimentari sono in eccedenza.
Tuttavia, come è stato scritto recentemente sul Financial Times, non è saggio pensare che questa situazione possa durare per sempre.
Il mercato azionario statunitense cadrà
Ci sono, per esempio, molte ragioni per cui il dollaro potrebbe indebolirsi. Per le spese in deficit del governo americano o per il rischio politico o per lo scoppio di una bolla del debito aziendale, il dollaro potrebbe presto perdere terreno.
In tal caso, le materie prime potrebbero aumentare.
Sempre secondo il Financial Times, è probabile che il mercato azionario statunitense cadrà. Il conseguente indebolimento del dollaro farà aumentare anche tutti i costi delle catene di approvvigionamento all’estero per le aziende americane.
Non è necessario un drastico calo del dollaro, basta una debolezza percepita come significativa e il resto lo faranno gli speculatori e gli hedge funds. La conseguenza sarà un cambiamento sostanziale sul mercato delle materie prime.
Insomma, c’è da scommettere che i prezzi bassi delle materie prime non dureranno ancora a lungo.
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