I prezzi dell’acciaio inox puntano in alto, mentre continua il deficit di nichel

Anche se i prezzi dell’acciaio inossidabile sono scesi sotto i massimi, il trend sembra ancora rialzista. Nel frattempo, il mercato del nichel si conferma in deficit.

Con una domanda di acciaio inossidabile in aumento e le capacità produttive stabili, i prezzi continuano ad aumentare.

Inoltre, poiché il prezzo del ferrosilicio è più che raddoppiato da settembre, molti produttori hanno annunciato un nuovo supplemento di prezzo per la lega: quello del silicio. Un trend al rialzo dei prezzi che riguarda anche gli extra per larghezze e spessori.

La produzione di acciaio inox in Cina tornerà a crescere

Nel frattempo, la produzione di acciaio inossidabile della Cina dovrebbe aumentare. Infatti, nel mezzo della crisi energetica, sono stati allentati i limiti di consumo in due importanti province produttrici di acciaio inossidabile. Sia Jiangsu che Fujian erano tra le province costrette a razionare l’energia ma, a seguito dell’aumento della produzione e delle importazioni di carbone, la Cina sta riducendo le carenze energetiche in tali province.

In seguito alla notizia di questi miglioramenti sul fronte energetico, le proiezioni sulla produzione di acciaio inox indicano un aumento del 14,39% su novembre. Di conseguenza, le quotazioni dei futures cinesi dell’acciaio inossidabile sono diminuite. Per chi non ricordasse, secondo Shanghai Metals Market (SMM), a settembre la produzione di acciaio inossidabile era crollata del 20,97% mese su mese.

Ma non c’è soltanto la Cina a determinare le sorti del mercato dell’acciaio inossidabile. Anche il nichel gioca un ruolo determinante visto che i due terzi della sua produzione globale servono proprio per l’acciaio inox. Il nichel sta attraversando un periodo di grande volatilità, seppure incamminato lungo un trend rialzista. I prezzi erano scesi fino a 17.810 dollari per tonnellata nei primi giorni di ottobre e poi sono risaliti tanto che, oggi (15 novembre), sono a 19.950 dollari.

Un deficit di nichel di 41.100 tonnellate nei primi sei mesi di quest’anno

Ma si pensa che nel prossimo futuro la crescita del mercato dei veicoli elettrici metterà sotto pressione il deficit di nichel. La domanda potrebbe vedere un’ulteriore crescita grazie al fatto che si tratta di un metallo essenziale in molte batterie agli ioni di litio.

Già allo stato attuale la domanda di nichel continua a superare la produzione. Secondo il World Bureau of Metal Statistics (WMBS), nella prima metà del 2021 c’è stato un deficit di 41.100 tonnellate. Inoltre, come evidenzia l’International Nickel Study Group (INSGE), c’è un’accelerazione della crescita della domanda comprovata dal fatto che, dal 2000 al 2010, il tasso di crescita medio annuo ha raggiunto il 3,8%, mentre dal 2010 al 2020 tale tasso è stato del 5%.

Da tutto ciò, si desume uno scenario abbastanza favorevole per prezzi alti dell’acciaio inox ma anche per altri dispiaceri per i consumatori di questo metallo.

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