Pile a combustibile al magnesio: energia pulita e minor peso

Molti laboratori di ricerca in tutto il mondo sono impegnati a trovare sistemi per immagazzinare energia più efficienti di quelli attualmente impiegati. L’impiego di magnesio potrebbe essere la strada giusta da percorrere.

Le più importanti aziende mondiali sono alla spasmodica ricerca di sistemi che possano fornire energia in modo efficiente, leggeri e a lunga durata. Una tecnologia che sta alimentando le speranze in questa direzione è quella delle celle a combustibile al magnesio superando le aspettative ed i problemi delle celle a combustibile all’idrogeno.

La società canadese MagPower Systems ha scommesso sulle potenzialità del magnesio e su questa innovativa tecnologia. La società ha messo a punto delle celle a combustibile al magnesio che, utilizzando il magnesio come anodo e l’ossigeno contenuto nell’aria come catodo e l’acqua salata come elettrolita, generano corrente diretta con un rendimento del 90% ed una gamma di funzionamento che va dai -20 °C ai +55 °C. Tali caratteristiche consentirebbero alla nuova tecnologia di essere impiegata in applicazioni militari e per le telecomunicazioni, oltre che per sistemi di emergenza nelle centrali di energia elettrica e solare.

Questa tecnologia, semplice e con costi inferiori alle celle a combustibile all’idrogeno, potrebbe infiammare la domanda di magnesio sui mercati internazionali. Inoltre, il magnesio è meno volatile dell’idrogeno, non richiede particolari attenzioni per la sua conservazione, è facilmente riciclabile e può essere conservato per un tempo indefinito senza per questo deteriorare nessuna caratteristica fisico-chimica.

La Marina Militare degli Stati Uniti sta studiando l’uso di questa tecnologia per impiegarla sui nuovissimi veicoli USV (veicoli di superficie senza pilota). Ma è prevedibile, secondo alcuni osservatori, che l’impiego verrà esteso alle navi oceaniche per esplorazione, alle imbarcazioni di salvataggio, alla guardia costiera e a tutta l’industria marittima in generale.

Takashi Yabe, professore presso il Tokyo Institute of Technology e uomo dell’anno per l’ambiente della rivista Time, sostiene da tempo che un’automobile alimentata con celle a combustibile zinco-aria può raggiungere un’autonomia di 600 chilometri, mentre con celle a combustibile al magnesio può triplicare queste prestazioni dal momento che quest’ultime forniscono una quantità di energia 7,5 volte superiore alle batterie agli ioni di litio.

Attualmente, i maggiori sforzi dei principali enti energetici mondiali, sono concentrati nello sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile all’idrogeno, ma molto presto, seguendo le indicazioni che provengono dalla ricerca accademica più avanzata e dagli investimenti di alcune imprese molto innovative, la tecnologia delle celle a combustibile al magnesio potrebbe diventare disponibile su larga scala.

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