Pessimi presagi dall’Artico. Il caldo sta stravolgendo l’ecosistema

Dall’Artico arrivano brutte notizie. Il mare di Laptev non si è ghiacciato per la prima volta da quando si registrano i dati a riguardo.

Il cambiamento climatico sta trasformando l’Artico ad una velocità inaspettata. Il timore principale è che ci possano essere drammatici effetti a catena in tutta la regione.

L’ennesimo campanello di allarme ha suonato nel mare di Laptev, tra la costa settentrionale della Siberia e le Isole della Nuova Siberia. È il luogo dove nasce il ghiaccio.

Il mare di Laptev non si è ghiacciato

Ogni anno, il ghiaccio si forma lungo le sue coste in autunno e poi viene spinto a ovest attraverso l’Oceano Artico fino alla Groenlandia e all’arcipelago norvegese delle Svalbard. Purtroppo, per la prima volta da quando sono iniziate le raccolte di dati, il mare di Laptev non si è congelato. Di solito, ciò avveniva entro la fine di ottobre.

Quest’anno, la Siberia è stata investita da un’ondata di caldo senza precedenti e le alte temperature hanno provocato incendi artici che hanno bruciato un’area grande quanto la Grecia. Inoltre, hanno riscaldato le acque oceaniche di oltre 5 °C.

Secondo la World Weather Attribution, un gruppo di ricercatori di scienziati che studia gli eventi meteorologici estremi, le temperature torride della Siberia sono una conseguenza del cambiamento climatico.

L’intera regione del mare di Laptev si sta trasformando a causa della crescita delle temperature. Negli ultimi quarant’anni, la quantità del cosiddetto ghiaccio pluriennale (ghiaccio marino che sopravvive ai mesi più caldi) nell’Artico si è ridotta della metà. Secondo gli scienziati, presto scomparirà e quello che sta accadendo nel mare di Laptev è solo l’inizio.

Stravolto l’ecosistema Artico

Negli anni ’80, il ghiaccio pluriennale copriva i due terzi del mare, ma oggi scompare totalmente per diversi mesi. La conseguenza è un aumento ulteriore della temperatura dell’oceano dal momento che l’acqua in mare aperto trattiene più calore del ghiaccio. Ma le conseguenze negative non si fermano qui…

Il delicato ecosistema dell’Artico ne viene stravolto, con il rischio di minacciare il plancton artico, che svolge un ruolo importante nell’assorbimento dell’anidride carbonica.

Il mondo si sta rapidamente riscaldando con conseguenze che potrebbero essere drammatiche per il nostro pianeta. Il mare di Laptev ci sta urlando proprio questo, ma quasi nessuno sembra ascoltarlo.

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