Oro e argento giù. La borsa di Londra lascia il mercato dei preziosi

Prospettive negative per i prezzi dei metalli preziosi. Tassi di interesse crescenti e un dollaro molto forte sono una pesante zavorra sia per l’oro che per l’argento.

La discesa dei metalli preziosi prosegue e sia l’oro che l’argento sembrano pronti per ulteriori cali. La causa? Principalmente i tassi di interesse elevati, che stanno aumentando a un ritmo più elevato del previsto.

Di recente, i prezzi dell’oro hanno accusato cali e i bruschi movimenti di prezzo degli ultimi giorni hanno reso particolarmente rischiosa l’attività di trading. Secondo gli analisti, questa estrema volatilità di un po’ tutti i metalli preziosi ci accompagnerà per tutto il trimestre in corso, con il mercato in preda ad una crescente incertezza.

La discesa dell’argento non ha ancora toccato un fondo

Anche l’argento ha seguito l’andamento del metallo giallo, continuando a scendere lungo un trend ribassista che fa fatica a trovare un minimo. Certamente, sta facendo molto peggio dell’oro che, almeno, ha trovato nei 1.700 dollari per oncia un pavimento su cui appoggiarsi. Ma attenzione, anche per l’oro gli analisti credono che questo pavimento non terrà per molto.

Come sottolineano tutti gli esperti in questo periodo, i metalli preziosi sono zavorrati da un dollaro forte e e dalla politica dei tassi crescenti della Federal Reserve americana (FED). Se da una parte oro e argento potranno trovare supporto dall’inflazione e dall’indebolimento dell’economia, dall’altra saranno penalizzati dalla politica monetaria della FED. In altre parole, possiamo pensare che se la lotta monetaria contro l’inflazione si dovesse prolungare, costringendo le banche centrali a tassi sempre più alti, l’oro e tutti gli altri metalli preziosi sono condannati a prezzi sempre più bassi. Ma, se fossero l’inflazione e la crisi economica a prevalere, le sorti si ribalterebbero e i prezzi potrebbero riprendersi.

Prevale un sentimento ribassista

Attualmente, gli analisti ritengono poco probabile che si verifichi quest’ultima ipotesi e prevale sul mercato internazionale un chiaro sentimento ribassista.

Un altro segnale che i metalli preziosi sono usciti dal radar degli investitori è arrivato dal London Metal Exchange (LME). Silenziosamente e senza sollevare clamori, la borsa dei metalli di Londra è uscita dal mercato dei metalli preziosi. A causa della scarsa liquidità, l’11 luglio l’LME ha ritirato tutti i contratti su oro e argento, lasciando al COMEX di New York il primato di borsa di riferimento per i metalli preziosi.

Attualmente (18 luglio) l’oro vale 1.713 dollari all’oncia, mentre l’argento vale 18,88 dollari.

METALLIRARI.COM © ALL RIGHTS RESERVED



LA LETTURA CONTINUA...