Nuove scoperte di terre rare

Le ultime scoperte di nuovi giacimenti di terre rare confermano che la mappa della produzione di questi preziosi elementi non sarà più concentrata in Cina, così come era successo negli ultimi decenni.

Anche se, al contrario di quanto sembrerebbe fare pensare il nome, gli elementi delle terre rare (REE – Rare Earth Elements) non sono troppo rari nella crosta terrestre, è assai difficile trovare depositi economicamente sfruttabili.

Tuttavia, recentemente, ci sono state un certo numero di nuove scoperte e di nuovi ampliamenti produttivi che, in futuro, potranno avere un’importante influenza su tutto il mercato internazionale.

È il caso di Search Minerals che ha scoperto un nuovo giacimento di terre rare a Port Hope Simpson, nel Labrador (Canada). Un deposito lungo circa 500 metri e largo 34 metri. La scoperta si aggiunge ad un’altra ventina di progetti simili che la società ha in essere nella stessa area.

Anche se Ucore Rare Metals non ha scoperto nuovi giacimenti di terre rare, l’azienda canadese ha dichiarato che amplierà il suo cantiere di Bokan-Dotson Ridge, in Alaska, dove quanto prima comincerà ad estrarre i metalli da una profondità media di circa 220 metri. La notizia è stata accolta positivamente dal mercato tanto che il prezzo delle azioni è aumentato del 4%.

Il nuovo sito minerario contiene la maggior varietà di metalli di tutto il Perù.

RioSol, società americana proprietaria della peruviana Compania Minera Rio Sol, ha scoperto lo scorso mese un enorme giacimento di terre rare in Perù, a Capacscaya. Il nuovo sito minerario contiene la maggior varietà di metalli di tutto il Perù.

In particolare, è ricco di neodimio, un lantanoide delle terre rare utilizzato per la produzione di super-magneti e molto richiesto dal mercato. Il nuovo giacimento contiene anche europio e ittrio, impiegati nella produzione di dispositivi per l’illuminazione, oltre ad altre terre rare, rame, zinco, cobalto, alluminio, ferro e vari metalli.

Per molti investitori è una sorpresa vedere che esistono altri depositi di terre rare anche al di fuori della Cina, fino ad ora detentrice di una specie di monopolio nella produzione di questi ricercatissimi metalli.

Certamente sarà interessante tenere d’occhio se, come sembra, l’evoluzione delle nuove scoperte porterà anche ad una diversificazione geografica nella produzione di terre rare.

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