Il mercato dell’acciaio inox traballa. La Cina è pessimista, l’Europa ottimista

Sul mercato dell’acciaio inox si sta facendo spazio l’incertezza, dovuta anche a come i prezzi si stanno muovendo nei più importanti paesi del mondo.

Nel mercato dell’acciaio inossidabile pessimisti e ottimisti si sono polarizzati in due diversi continenti. In Cina ci sono i pessimisti, in Europa gli ottimisti.

Aspettative positive in Europa

Secondo le ultime stime di S&P Global, il mercato europeo dell’inox vedrà un rimbalzo significativo nel terzo e quarto trimestre di quest’anno.

Gli esperti prevedono che il mercato possa ritornare quasi ai livelli pre-COVID. Ciò equivarrebbe a circa 1,2 milioni di tonnellate di prodotti lunghi finiti per il 2022 (nel 2021 erano 1,05 milioni di tonnellate).

In Cina si teme il peggio

Tutt’altro umore invece in Cina. Per Shanghai Metals Market, i prezzi dell’acciaio inossidabile stanno registrando un calo a causa della bassa domanda. Sebbene i produttori siano ottimisti sul fatto che nel terzo trimestre arriveranno più ordini, permane una grande incertezza su quando finirà il calo dei prezzi dell’inox. Inoltre, i traders sono decisamente pessimisti sulla ripresa dei consumi.

Anche se il governo cinese ha messo in campo molte misure per stimolare la crescita, molti analisti ritengono che il piano di stimolo sia troppo debole per poter risollevare l’economia in difficoltà. Le conseguenze della politica zero-COVID hanno frenato in modo significativo l’economia cinese e il mercato immobiliare ha registrato il peggior declino di sempre.

Nel frattempo, negli Stati Uniti, la crescita del settore petrolifero potrebbe stimolare ulteriormente la domanda di acciaio. L’industria del petrolio e del gas rimane uno dei maggiori consumatori di prodotti in acciaio inossidabile. Infatti, la produzione di tubi, pompe, serbatoi e valvole dipende dall’inox. Anche se i rapporti ufficiali tra l’amministrazione Biden e i produttori di petrolio e gas americani non sono dei migliori, dietro le quinte si sta lavorando per innescare investimenti a lungo termine nell’industria della raffinazione statunitense.

Prezzi in discesa

Ma parliamo un po’ di prezzi visto che molti si domandano se il rally dell’acciaio inossidabile è terminato.

Gli esperti prevedono un calo dei prezzi nei prossimi mesi. D’altronde i prezzi globali sono cresciuti molto da quando hanno cominciato a correre nell’ottobre 2020 e sembrerebbe che il picco sia già stato raggiunto.

La tesi tesi dei ribassisti è supportata dal fatto che l‘offerta è tornata mentre la domanda traballa, anche se in misura diversa tra paese e paese. Il dubbio adesso non è se i prezzi scenderanno, ma dove si fermerà la discesa.

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