La Russia ha raddoppiato le proprie riserve di oro nel corso degli ultimi 5 anni.
Nessun paese al mondo ha aumentato le riserve auree così tanto. La Russia, ha acquistato nel periodo considerato ben 500 tonnellate di oro. Qualcuno comincia a preoccuparsi delle intenzioni del presidente russo Vladimir Putin.
Le speculazioni su cosa abbia in mente Vladimir Putin, sono numerose. Qualcuno pensa che il presidente russo userà le riserve di metallo giallo per mettere in opera una politica più aggressiva, qualcun altro crede che le userà come una valuta alternativa. In Russia c’è una lunga storia dell’impiego dell’oro come strumento finanziario. Nel 1995 aveva il 60% delle proprie riserve in oro. Se oggi la Russia volesse ripristinare le stesse proporzioni, dovrebbe incrementare le riserve attuali di altre 5.000 tonnellate!
La tendenza è generale. Molte banche centrali, soprattutto quelle dei paesi emergenti, hanno aumentato le scorte di oro per diversificare le proprie riserve. Il ruolo dell’oro, come risulta da una relazione del World Gold Council (WGC), è in crescita sulla scena finanziaria internazionale. I banchieri centrali, come molti investitori privati, preferiscono detenere la maggior parte dei propri patrimoni in oro, anzichè in dollari o euro.
Che il raddoppio delle scorte di oro della Russia siano parte di un piano più vasto preparato da Putin, è da dimostrare.
Certamente una simile crescita delle riserve auree è un obbiettivo pianificato da anni dalla banca centrale russa. Le 918 tonnellate che rappresentano le riserve di oro della Russia a luglio 2012, sono state in gran parte acquisite sul mercato interno e sono costituite da lingotti e monete.
Per quanto sconvolgente possa sembrare, si prevede che gli acquisti di oro continueranno fino a quando Putin resterà in carica. Sulla base di molti commenti ufficiali, il WGC ritiene che la Russia si proponga di aumentare le riserve di oro di 100 tonnellate per l’anno in corso.
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