Nelle ultime settimane i prezzi dell’oro si sono comportati molto bene per tutti i detentori di metallo giallo.
Dai 1.178 dollari di inizio maggio, le quotazioni hanno rapidamente raggiunto i 1.225 dollari per oncia. Un rialzo trainato in gran parte dagli Stati Uniti e dalle aspettative maturate circa le future politiche della Federal Reserve americana (“L’oro cresce insieme ai timori di una scarsa ripresa economica“).
I timori che l’economia americana e, conseguentemente, tutta l’economia globale non riuscirà a riprendersi, hanno riacceso l’attenzione degli investitori su un bene rifugio d’eccellenza come l’oro.
Ma quanto in alto potranno arrivare i prezzi del metallo giallo?
Ha destato molto interesse una previsione comparsa su MarketWatch, firmata dall’amministratore delegato di Euro Pacific Capital, che individua come punto di arrivo per i prezzi dell’oro i 5.000 dollari per oncia.
Un livello considerevolmente più alto rispetto ai massimi di 1.900 dollari raggiunti nel 2011.
Secondo questa previsione, la FED non aumenterà i tassi di interesse e presto ricorrerà ad un altro Quantitative Easing, per compensare ai disastri di quello precedente. Una politica suicida dal momento che sarebbe come spegnere un incendio versando benzina sul fuoco.
La previsione di Euro Pacific Capital termina consigliando gli investitori a comprare oro, poichè arriverà il giorno in cui chi non l’avrà fatto se ne pentirà, anche in considerazione dei prezzi ancora molto bassi del metallo giallo.
Certamente, in un anno in cui l’oro ha guadagnato circa il 3% rispetto al 2014, il prezzo obbiettivo di 5.000 dollari può sembrare una provocazione. Tuttavia, esprime molto chiaramente come il mercato stia cambiando umore nei confronti dei metalli preziosi e gli investitori più attenti farebbero bene a rendersene conto.