Le miniere di uranio più grandi del mondo

Anche se l’uranio è un metallo insostituibile per l’approvvigionamento energetico mondiale, pochi sanno che le più grandi miniere di questo metallo si trovano nei paesi occidentali.

L’uranio è una risorsa indispensabile per il fabbisogno energetico mondiale, essendo impiegato principalmente come combustibile per le centrali nucleari. 

È un metallo presente in grandi quantità sulla crosta terrestre, ma con concentrazioni così basse che l’estrazione mineraria è caratterizzato da un elevato volume di materiale roccioso estratto.

Le riserve attuali di uranio sul pianeta sono stimate in misura tale da soddisfare, ai tassi di consumo attuali, il fabbisogno mondiale per tutto il secolo. Tuttavia gli esperti si attendono che nei prossimi anni il mercato sarà soggetto a grossi cambiamenti.

Ad oggi le principali miniere che approvvigionano questo mercato sono soltanto tre e sono dislocate in Canada e Australia.

  • La miniera McArthur River (Canada) – È una miniera sotterranea, di proprietà della Cameco, che produce il 13% di tutto l’uranio mondiale e con la più alta qualità di metallo di tutto il mondo. Fu scoperta nel 1988 e la costruzione della miniera iniziò nel 1997, ma la produzione effettiva iniziò soltanto nel 2000. Come in tutte le miniere sotterranee, il minerale viene trasportato dai sotterranei a un mulino in superficie, per la frantumazione e le lavorazioni successive.
  • La miniera Olympic Dam (Australia) – La miniera, sotterranea, è della BHP Billiton e produce il 6% di tutto l’uranio mondiale. È un grande giacimento di ossido di ferro, rame e oro dal quale viene prodotto, oltre ai corrispondenti metalli, anche argento. La miniera fu scoperta nel 1975 e ha iniziato ad operare nel 1988.
  • La miniera di Ranger (Australia) – È una miniera a cielo aperto che produce il 5% dell’uranio mondiale. La proprietà è della Energy Resources of Australia, una delle controllate della Rio Tinto, e si trova nel cuore del Parco Nazionale di Kakadu, a 230 chilometri da Darwin. La scoperta della miniera risale al 1969.

La forma con cui l’uranio viene venduta sul mercato è l’ossido di uranio, comunemente chiamato yellowcake, che contiene tra il 60% e il 70% di uranio.

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