Investire in un potente farmaco naturale: la Cannabis

Una panoramica sul mercato legale della cannabis e sulle opportunità che offre agli investitori più informati.

L’argomento della marijuana sta diventando d’attualità anche in Italia.

Infatti, la legalizzazione delle droghe leggere torna alla ribalta grazie ad una proposta di legge del senatore Benedetto Della Vedova, sottoscritta da 201 parlamentari, che verrà discussa il prossimo mese in parlamento.

Al di là delle considerazioni politiche o etiche, è certamente un fattore positivo che anche il nostro paese voglia riprendere in esame un argomento spesso circondato da tabù e da preconcetti che si sono stratificati nella società per motivi storico-morali, anziché per ragioni scientifiche o mediche.

Una tendenza, quello sull’uso legale della marijuana e dei suoi derivati, soprattutto per scopi terapeutici ma anche ricreativi, che sta investendo tutto l’Occidente, dall’America all’Europa, comprendendo anche l’Australia.

Una tendenza, quello sull’uso legale della marijuana e dei suoi derivati che sta investendo tutto l’Occidente

Tuttavia, soprattutto negli Stati Uniti, dove molti stati hanno già legalizzato la cannabis per uso medico, il settore sta vivendo un forte sviluppo e, secondo molti analisti, offrirà numerose opportunità a molte imprese e, di conseguenza, agli investitori.

Certamente, investire in aziende cannabis-oriented sembra ancora una cosa abbastanza misteriosa e le informazioni a riguardo sono spesso incomplete e insoddisfacenti. Un motivo in più per cercare di fare un po’ di luce su questo settore nascente, andando a vedere cosa è successo oltre oceano, dove la legalizzazione è avvenuta da qualche anno.

Negli Stati Uniti, nel 2014, le azioni delle aziende attive sul mercato della cannabis hanno vissuto un boom speculativo che si è sgonfiato con la stessa velocità con cui era cresciuto.

Oggi, con l’intero mercato in ripresa, sono sopravvissute le aziende di maggior qualità, che sono anche quelle più interessanti per gli investitori che puntano al lungo termine. Quando si parla di aziende di questo settore va compreso che la maggior parte di loro (circa il 50% se guardiamo alla capitalizzazione di quelle quotate) sono aziende farmaceutiche.

Per esempio, la GW Pharmaceuticals ha visto raddoppiare il prezzo dei suoi titoli sulle aspettative che un suo nuovo farmaco contro l’epilessia a base di cannabinoidi arrecherà benefici terapeutici per i pazienti.

Ma all’orizzonte ci sono molte novità che potrebbero portare a nuovi sviluppi nel mercato, legate soprattutto a nuove aree di legalizzazione, a partire dal Canada e dagli Stati Uniti dove, già da novembre, 12 stati voteranno per ulteriori legalizzazioni (attualmente hanno già votato a favore 24 stati).

Secondo alcuni analisti, non ci sono molti dubbi sul fatto che il processo di legalizzazione si amplierà a macchia d’olio, ma è importante essere prudenti sulle tempistiche, che non saranno così brevi come qualcuno spera. Comunque, per chi volesse iniziare a tenere d’occhio alcuni interessanti titoli azionari del settore, quotati all’OTC Markets e all’Over The Counter Bulletin Board (Stati Uniti), ne segnaliamo tre:

  • Indoor Harvest
  • MassRoots
  • Medicine Man Technologies

Tornando all’Italia, fino ad oggi culturalmente molto in ritardo su queste questioni, la nuova proposta di legge potrebbe essere l’occasione buona per imboccare la coraggiosa strada della legalizzazione e dello sviluppo di un nuovo settore economico molto promettente.

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