Anche quest’anno, per il mercato dei diamanti, è arrivato il momento di tirare un bilancio sull’andamento annuale.
Ad un anno di distanza, le previsioni degli analisti che ritenevano un 2014 sostanzialmente stabile per i prezzi dei diamanti, possiamo dire che il mercato si è mosso invece in un’altra direzione.
Soprattutto nella seconda parte dell’anno, i prezzi dei diamanti sono scesi, facendo registrare un calo medio annuo dal 3% al 5%. Le cause sono state molteplici: un leggero aumento della produzione, una riduzione del credito disponibile per gli acquirenti di diamanti grezzi e un mercato indiano molto debole.
Inoltre, le pressioni deflazionistiche a causate dal rallentamento delle economie di Giappone ed Unione Europea, non hanno aiutato di certo il mercato.
Secondo Bain & Company e Antwerp World Diamond Centre, le maggiori preoccupazioni del mercato sono di natura finanziaria.
Infatti il mercato, come un pò tutti i mercati delle materie prime, è stato così instabile che ha portato a vendite irrazionali da parte dei grossi investitori istituzionali. Quando chi vende non segue motivazioni razionali, anche le aziende ben gestite e che hanno fatto buoni investimenti per esplorare nuove miniere vengono penalizzate, contribuendo a minare la fiducia nel settore.
In ultima analisi, la mancanza di finanziamenti potrebbe portare a problemi di approvvigionamento sul mercato globale dei diamanti.
Guardando al 2015, sembra che i pareri siano tutti concordi nell’aspettarsi un l’anno abbastanza tranquilla.
Secondo Valhalla Diamond Fund, i prezzi dei diamanti probabilmente rimarranno relativamente piatti, con poche eccezioni costituite da pezzi unici ed importanti che hanno già raggiunto valori record. Per vedere i prezzi salire bisognerà attendere fino al 2016, ma i rialzi maggiori potrebbero verificarsi tra il 2018 e il 2020.
Anche per Bain & Company e Antwerp World Diamond Centre la differenza tra domanda e offerta si amplierà dal 2018, raggiungendo i massimi nel 2019.
Per chi segue il mercato dei diamanti colorati, il 2014 è stato invece un anno da ricordare, che ha portato un sacco di record in termini di prezzi d’asta. E il 2015 non sarà di meno.