Gli investitori in materie prime sono abituati alle montagne russe. E durante il 2020 non si sono certo annoiati: crolli drammatici, risalite inaspettate, volatilità alle stelle e livelli di prezzo inaspettati.
Il numero uno è l’argento
In mezzo a tanto caos apparente, è stato l’argento a guadagnare il podio tra le commodity più performanti dell’anno. Tipicamente noto per i suoi bruschi movimenti di prezzo, il metallo bianco ha subito cali a due cifre nella prima metà del decennio, scendendo di oltre il 35% solo nel 2013. Al contrario, è balzato oltre il 47% nel 2020. Allo stesso modo, petrolio, mais e altre materie prime hanno assistito a forti cali e rapidi guadagni. Il petrolio ha però chiuso l’anno con una perdita del 20,5%.
Tanto per avere qualche riferimento, per capire meglio quanto significativi possano essere le performance delle commodity che troverete nella classifica, basti tenere a mente che lo S&P500 (uno degli indici azionari di Wall Street) ha chiuso l’anno con un guadagno del 16,3%.
L’anomalo andamento del rame rispetto all’oro
Durante un anno imprevedibile come è stato il 2020, c’è un metallo che si è comportato in modo anomalo e sorprendete: il rame (+26%). Spesso, gli investitori si precipitano sull’oro in climi economici incerti, mentre il rame, che dipende da settori come l’edilizia e la manifattura, tende a diminuire. Invece, nel 2020, sia il rame che l’oro hanno visto aumentare i loro prezzi.
La pecora nera è il petrolio
Al contrario, il petrolio ha subito la peggiore performance tra le commodity, con un rendimento negativo del 20,5%. Nel corso dell’anno, cosa mai accaduta prima, i prezzi del petrolio sono diventati negativi a causa del crollo della domanda. Per limitare l’eccesso di offerta, i produttori di petrolio hanno ridotto gli investimenti e chiuso i pozzi. A novembre, 45 produttori di petrolio avevano dichiarato fallimento dall’inizio dell’anno.
Ma ecco le classifica delle commodity che hanno fatto meglio nel corso del 2020, secondo i dati di US Global Investors.
Argento (+47,9%)
Rame (+26%)
Palladio (+25,9%)
Oro (+25,1%)
Mais (+24,8%)
Zinco (+19,7%)
Nichel (+18,7%)
Gas (+14,6%)
Grano (+14,6%)
Platino (+10,9%)
Alluminio (+10,8%)
Piombo (+3,3%)
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