Nel 2017, la domanda globale di zinco raffinato sarà superiore all’offerta.
L‘International Lead and Zinc Study Group (ILZSG) prevede un deficit di 226.000 tonnellate, una cifra non troppo diversa da quella registrata lo scorso anno, quando il mercato risultava già in carenza.
Alla luce di questi numeri, è difficile non pensare che i prezzi non abbiano altra scelta che salire. I prezzi dello zinco sono più che raddoppiati dall’inizio del 2016 e gli investitori continuano ad essere interessati a comprare metallo, anche al di sopra dei 3.000 dollari a tonnellata.
Come noto, l’ascesa dei prezzi dello zinco si è verificata insieme a quella di altri metalli industriali, trainati dalla domanda del mercato cinese.
Tuttavia, c’è chi dubita che i prezzi dello zinco possano continuare a salire, visto i livelli molto alti già raggiunti. E qualche segnale di stanchezza è emerso per altri metalli come il nichel o il rame che, per la prima volta dall’inizio del 2016, si sono indeboliti in modo significativo.
Il sentimento degli investitori nei confronti delle materie prime sta mutando? Certamente, i cambiamenti in atto in Cina avranno una influenza determinate sul mercato dei metalli. Pechino sta intensificando gli sforzi per limitare la crescita del credito, aumentando i costi dei finanziamenti con tassi di interesse arrivati al livello più alto in due anni.
Anche se le ultime previsioni dell’ILZSG parlano di una crescita costante della domanda cinese, i deludenti dati di aprile del settore manifatturiero in Cina potrebbero essere un presagio di una riduzione del disavanzo di zinco raffinato. Quanto meno, fanno nascere fondati dubbi su quanto a lungo possano continuare a crescere i prezzi del metallo.
Le opportunità di guadagnare scommettendo al rialzo sullo zinco sono agli sgoccioli?
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