Tutti conoscono le batterie al litio, diffusissime sui dispositivi mobili che ormai accompagnano la nostra vita quotidiana.
Tuttavia, la tecnologia delle batterie agli ioni di litio non è l’unica a meritare attenzione, soprattutto se si prendono in considerazione le pile a combustibile al magnesio, dispositivi elettrochimici che riescono ad ottenere l’elettricità direttamente dal magnesio e dall’ossigeno.
In altre parole, a differenza dalle tradizionali batterie, l’energia proviene dall’esterno della pila vera e propria, come potrebbe essere un serbatoio di magnesio e ossigeno. La pila funziona da convertitore e non contiene di per sé alcuna energia.
Pile del genere, chiamate anche celle a combustibile (fuel cell), hanno un anodo di magnesio e un catodo ad aria (ossigeno), con acqua salata come elettrolita. I tecnici la chiamano una reazione di ossidoriduzione tra magnesio e acqua.
Le pile a combustibile al magnesio hanno una maggiore densità di energia rispetto ad altri sistemi, cioè danno più elettricità a fronte di un peso inferiore. Inoltre, non producono elementi tossici, a differenza di quanto accade per le batterie al piombo o al litio.
Sorprendentemente, non c’è alcun degrado nelle pile a combustibile al magnesio (potremmo anche chiamarle al magnesio-aria) e quindi hanno una durata indefinita.
Per esempio, se lasciamo una torcia elettrica alimentata con una normale batteria per due anni su uno scaffale, la batteria si corroderà e la torcia non funzionerà. Una pila a combustibile al magnesio può rimanere inutilizzata per anni e, con un po’ di acqua salata, si riaccende in qualsiasi condizione.
I difetti di queste pile? Una densità di potenza non elevata come, per esempio, le batterie al piombo e ,quindi, più adatte in ambienti a basso amperaggio. In altre parole, non sono particolarmente indicare per il movimento, come quello di un veicolo, mentre funzionano molto bene nei sistemi di illuminazione e nei sistemi di backup energetico per le reti di telecomunicazione.
Come spesso avviene per le tecnologie più promettenti, i militari sono molto interessati alle potenziali applicazioni di questi nuovi dispositivi energetici.
La tecnologia delle pile a combustibile al magnesio potrebbero richiedere tempo prima di essere disponibili sul il mercato e le aziende che stanno investendo milioni di dollari non sono molte. La canadese MagPower Systems e la giapponese Aqua Power Systems sono tra queste.
Non è difficile immaginare come la prossima generazione di dispositivi energetici possa essere costituita da pile aria-metallo, di cui le pile a combustibile al magnesio sono i più promettenti rappresentanti.