La Cina continua a comprare oro. 7 mesi consecutivi di acquisti…

La Cina ha aumentato le sue riserve auree per il settimo mese consecutivo, portando le sue scorte totali a circa 2.092 tonnellate.

Non si sono ancora fermati gli acquisti di oro della Cina, impegnata nell’accrescere le proprie riserve aure. Per il settimo mese consecutivo il gigante asiatico ha incrementato le scorte di metallo giallo, contribuendo in modo significativo al rafforzamento della domanda globale.

Scorte ufficiali cinesi a 2.092 tonnellate

Dai dati pubblicati la scorsa settimana dalla People’s Bank of China, si legge che le riserve auree del paese hanno registrato un aumento di circa 16 tonnellate nel mese di maggio. Con questi ultimi acquisti le scorte totali ufficiali cinesi hanno raggiunto circa 2.092 tonnellate.

Inoltre, la People’s Bank of China ha registrato una diminuzione delle riserve di valuta estera del paese a fine maggio. Sono scese da 3,20 trilioni di dollari a 3,18 trilioni di dollari rispetto al mese precedente.

Gli investitori certamente ricordano che lo scorso anno le banche centrali di tutto il mondo avevano comprato oro in quantità record (hanno rappresentato quasi un quarto della domanda globale di metallo giallo). Invece, secondo il World Gold Council, nel corso dei primi tre mesi di quest’anno hanno rallentato.

Permane la tendenza all’acquisto di oro da parte delle banche centrali

Ma la tendenza all’acquisto persiste. Infatti, un recente sondaggio del World Gold Council ha evidenziato che circa un quarto delle banche centrali del mondo prevede di rafforzare le proprie scorte di oro nel prossimo anno. Il motivo è sotto gli occhi di tutti: un crescente scetticismo riguardo al ruolo futuro del dollaro americano.

Per quanto riguarda la Cina, permangono forti dubbi circa la veridicità dei dati ufficiali che, secondo molti osservatori, nascondono che le riserve auree cinesi siano invece considerevolmente maggiori rispetto a quanto dichiarato ufficialmente.

Gli analisti di mercato prevedono che il trend a comprare oro persisterà, soprattutto a causa della crescente incertezza geopolitica e dell’inflazione globale.

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