La cannabis può curare il cancro della pelle?

Le proprietà mediche della cannabis aprono le porte al trattamento di vari tipi di cancro, come quello alla pelle. Tuttavia, le prove scientifiche definitive non sono ancora disponibili.

Ci sono solide speranze che la cannabis possa curare tutta una serie di malattie. Grazie al boom della legalizzazione negli Stati Uniti e in Canada, sempre più aziende stanno compiendo grandi sforzi nella ricerca per scoprire come utilizzare la cannabis per la cura di gravi disturbi, come il cancro della pelle.

Secondo l’American Cancer Society, il cancro della pelle è una delle tipologie più diffuse di questa malattia che comprende numerose varianti. Le principali sono i carcinomi alle cellule basali, i carcinomi alle cellule squamose e i melanomi.

Se non trattati, questi tumori della pelle possono diffondersi su tutto il corpo. Tuttavia, se scoperti con una diagnosi precoce possono essere trattati efficaciemente. E la cannabis sembra un buon candidato per curarli.

I melanomi si sviluppano in aree specifiche del corpo come il collo e il viso e possono essere più gravi delle altre tipologie di tumori alla pelle. I tumori alle cellule basali e squamose si sviluppano soprattutto a causa dell’esposizione al sole e, principalmente, sulla testa e sul collo.

Proprio il trattamento della pelle, sia cosmetico che medico, è uno dei settori su cui si sono concentrate le ricerche riguardo alla cannabis con lo sviluppo di oli a base di cannabidiolo (CBD) o tetraidrocannabinolo (THC).

Gli oli a base di cannabis funzionano davvero?

È innegabile che la popolarità della cannabis per i trattamenti della pelle sia in forte crescita. Infatti, i risultati che molte persone hanno sperimentato su sé stesse sembrano assai incoraggianti. Ecco perchè, in tutto il mondo, sono in corso delle ricerche per capire l’efficacia di questa cura contro il cancro.

Una ricerca dell’Anschutz Medical Campus della University of Colorado (Stati Uniti), ha mostrato che la sensibilità antinfiammatoria dei cannabinoidi è la ragione principale per cui possono diventare dei  potenti agenti nella lotta contro alcuni melanomi.

Uno studio del 2015 ha sottoposto alcuni topi affetti da melanoma ad un mix di THC e CBD, riscontrando la morte delle cellule maligne. I ricercatori hanno concluso che i cannabinoidi facilitano due processi naturali di morte cellulare, noti come autofagia e apoptosi.

Vivi illegalmente o legalmente morti?

Per inciso, è interessante notare come nel caso della cannabis ci sia una carenza di ricerche scientifiche sulle terapie associate. Infatti la ricerca è stata frenata dalle normative proibizioniste in vigore in molti paesi del mondo.

Al contrario, esiste una vasta mole di osservazioni circa l’impiego terapeutico di tutte quelle persone che dovevano scegliere tra l’essere vivi illegalmente o l’essere legalmente morti. Naturalmente, il riferimento è al rispetto o meno delle leggi proibizioniste.

Ma le cose stanno cambiando e gli esperti del settore si attendono che molti studi scientifici a riguardo potranno arrivare a una qualche conclusione prima di 15 anni.

Infine, quando si tratta di sapere se la cannabis può curare il tumore della pelle o no, i trattamenti disponibili e le ricerche scientifiche a riguardo sono ancora nelle fasi iniziali. Ciò non significa che la cannabis funzioni o non funzioni, ma semplicemente che fino ad oggi non esistono prove certe.

Ma, nei prossimi anni, le prove potrebbero arrivare.

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