Il maggiore problema che frena l’adozione di massa dei veicoli elettrici sono i costi troppo alti e la bassa affidabilità delle batterie agli ioni di litio. Anche se, nell’ultimo decennio, i prezzi sono diminuiti, rimangono ancora troppo alti per la maggior parte degli automobilisti. Inoltre, c’è ancora il rischio di incendi o di rotture delle batterie a causa di sovraccarichi.
Tuttavia, secondo gli esperti del settore, potrebbe esserci una migliore alternativa alle batterie agli ioni di litio: le batterie allo stato solido.
Pronte entro un decennio
Secondo un recente rapporto di S&P Global Platts, le batterie a stato solido per veicoli elettrici potrebbero arrivare sul mercato in un decennio. Anche se dieci anni possono sembrare troppi, in realtà, fino a poco tempo fa, nessuno avrebbe neanche immaginato di poter prevedere una tempistica per la tecnologia delle batterie allo stato solido.
Si tratta infatti di batterie che sostituiscono gli attuali elettroliti liquidi con materiali solidi, per ottenere dispositivi più economici, con maggiore capacità e affidabilità.
Per esempio, Ionic Materials, un produttore di polimeri, ha recentemente annunciato una batteria a stato solido che risolve i problemi degli elettroliti liquidi nelle batterie agli ioni di litio, primo tra tutti l’infiammabilità. Le nuove batterie sono dotate di un polimero per un elettrolito e sono più resistenti, più economiche oltre che con una capacità maggiore.
800 chilometri di autonomia
Anche un altro nome importante nel settore delle auto elettriche, il famoso progettista Henrik Fisker, ha creato una startup per sviluppare una batteria allo stato solido. Secondo Fisker, la sua batteria consente ad un’autovettura di avere un’autonomia di oltre 800 chilometri. Qualcuno ritiene che sia un’esagerazione, ma è certo che il progetto è finanziato dalla Caterpillar, che non ama buttare il suo denaro in imprese irrealizzabili.
Al di là delle numerose dichiarazioni circa i risultati ottenuti dalle varie tecnologie nel settore delle batterie, è evidente che c’è un gran fermento e molte cose stanno bollendo in pentola. È ragionevole attendersi, data la quantità di sforzi in essere, che prima o poi qualcuno realizzerà una batteria a stato solido commercializzabile. Forse ci vorranno anni, ma è destinato a succedere.
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