Aumenta l’acciaio inox mentre a Shanghai il nichel tocca i massimi

Sempre incandescente il mercato dell’acciaio. In Cina manca fisicamente nichel e i prezzi sono schizzati a livelli record, ma presto il mercato potrebbe raffreddarsi.


Mentre gli uffici acquisti di mezzo mondo si trovano sempre più sotto pressione nel tentativo di risparmiare sui costi dell’acciaio, due grandi produttori di acciaio inox hanno annunciato aumenti di prezzo a partire dal 1° settembre.

Si tratta della finlandese Outokumpu e della statunitense NAS.

Record dei prezzi del nichel a Shanghai

Nel frattempo, il prezzo del nichel allo Shanghai Futures Exchange (SHFE) ha raggiunto un record (149,870 yuan corrispondenti a 23.197 dollari), con il mercato cinese a corto di metallo fisico.

I trader si stanno affannando a coprire le vendite con un effetto lievito sui prezzi. Inoltre, i prezzi continuano ad aumentare poiché la produzione nazionale di acciaio inossidabile è diminuita ad agosto e si prevede che rimarrà limitata fino a novembre. In alcune regioni della Cina si stanno attuando politiche di riduzione dell’elettricità mentre in altre si è limitata la produzione.

Secondo Shanghai Metals Market (SMM), la produzione totale di acciaio inossidabile della Cina nel 2020 ha raggiunto circa 29,87 milioni di tonnellate. La produzione totale da gennaio ad agosto 2021 ha raggiunto 22,55 milioni di tonnellate. Pertanto, affinché la produzione totale di acciaio inossidabile del 2021 sia inferiore a quella del 2020, la produzione totale da settembre a dicembre non può superare 7,35 milioni di tonnellate. Ciò significherebbe una produzione mensile media da settembre a dicembre di circa 1,84 milioni di tonnellate, che secondo le stime di SMM significherebbe che il tasso operativo complessivo scenderà al 60%.

Ma per la corsa del nichel la fine è vicina

A Londra aleggia invece una minor tensione sul nichel. I prezzi LME sono tornati indietro dopo aver toccato i massimi record nel febbraio 2021 e, ad oggi (8 settembre), il contratto a tre mesi vale 19.713 dollari a tonnellata. Anche il nichel primario indiano è sceso ultimamente e vale circa 19.600 dollari.

Per Wood Mackenzie, il nichel innescherà la retromarcia nei prossimi mesi a causa della riduzione della produzione di acciaio inossidabile in Cina. Inoltre, è probabile che i tagli nel settore automobilistico per la carenza di chip semiconduttori ridurrà la domanda di nichel nel quarto trimestre e si estenderà fino al 2022.

Wood Mackenzie prevede che i prezzi LME del nichel scenderanno ad una media di 18.000 dollari a tonnellata nel quarto trimestre.

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