ArcelorMittal continua la sua corsa per comprare aziende attive nel riciclo di rottami. Questa volta è toccato a Zaklad Przerobu Zlomu (Zlomex), uno dei più importante commerciante di rottami in tutta Europa, con sede in Polonia.
Il gigante dell’acciaio ha una chiara strategia di espansione della sua infrastruttura globale di approvvigionamento e trattamento dei rottami, tanto che lo scorso anno ha acquisito Riwald Recycling (Paesi Bassi), alcune strutture di ALBA International Recycling (Germania) e John Lawrie Metals (Regno Unito).
Quasi 400.000 tonnellate all’anno di rottami metallici
Zlomex, azienda focalizzata soprattutto sui rottami ferrosi, gestisce cantieri di demolizione a Cracovia e a Varsavia e, lo scorso anno, ha lavorato e spedito quasi 400.000 tonnellate di rottami metallici. Tutto materiale che presumibilmente finirà nel forno ad arco elettrico di ArcelorMittal che si trova a Varsavia e che utilizza prevalentemente rottami come materia prima.
Proprio nel 2022 Zlomex aveva ampliato le sue attività a Cracovia con l’installazione di un nuovo trituratore e nuove attrezzature di separazione, oltre ad aver effettuato investimenti per ampliare il suo stabilimento di Varsavia. L’azienda polacca riforniva anche molte altre acciaierie oltre ad ArcelorMittal, di cui era un fornitore da lunga data.
Acciaio a basse emissioni di carbonio significa più rottami
La nuova acquisizione di ArcelorMittal è ovviamente soggetta alle consuete approvazioni normative da parte delle autorità, ma si prevede che sarà ufficialmente conclusa durante la prima metà del 2023.
Secondo Geert Van Poelvoorde, Amministratore Delegato di ArcelorMittal Europe, “l’acquisizione di quattro riciclatori di rottami metallici specializzati durante l’anno è uno sviluppo molto positivo e svolgerà un ruolo importante nel migliorare la nostra capacità di fornire acciaio a basse emissioni di carbonio“. ArcelorMittal ambisce a guidare la decarbonizzazione del settore siderurgico, con l’obiettivo di ridurre l’intensità di carbonio dell’acciaio che produce del 35% entro il 2030.
Naturalmente, il mercato si interroga adesso su chi saranno le prossime prede di ArcelorMittal.
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