Considerando i recenti rialzi dei prezzi dei metalli, il mercato guarda con ottimismo al futuro e si attende ulteriori salite.
Il rame, l’alluminio e lo zinco sono stati quelli che hanno messo a segno rialzi più consistenti, mentre il piombo e, soprattutto, lo stagno sono rimasti fino ad ora a guardare.
Tuttavia, da qualche giorno, sembra che i prezzi del piombo vogliano scatenarsi verso l’alto (ad oggi, 25 settembre, il contratto a 3 mesi al London Metal Exchange vale 2.480 dollari a tonnellata). Infatti, hanno registrato un aumento per cinque giorni consecutivi, con volumi di negoziazione assai elevati, un segnale che significa che potrebbe essere iniziato un nuovo trend al rialzo.
Come sanno gli esperti del settore, il piombo e lo zinco si muovono solitamente in tandem. Ma questa volta, tra i due metalli, lo zinco ha mostrato una maggiore forza, con i prezzi che si sono recentemente rialzati al livello più alto da 10 anni a questa parte.
Di contro, il piombo si è mosso solo timidamente negli ultimi due mesi. Ma le cose sembrano destinate a cambiare, anche grazie a fondamentali che sembrano favorevoli a sostenere un rally dei prezzi.
Gli sforzi a favore dell’ambiente da parte del governo cinese hanno fortemente influenzato il piombo. Secondo il gruppo di ricerca Antaike, l’80% delle raffinerie illegali sono state fermate durante la seconda metà del 2017. Inoltre, la Cina ha perso un’importante fonte di materie prime dalla Corea del Nord, a causa del suo impegno a rispettare le sanzioni internazionali contro Kim Jong-un.
Gli investitori e gli acquirenti industriali, adesso, tengono gli occhi puntati sui volumi di negoziazione, per capire quale sarà il comportamento futuro dei prezzi del piombo. Volumi di negoziazione più grandi saranno il segnale che il rally del piombo è cominciato.
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