Il produttore di alluminio americano, Alcoa Corp., ha registrato una perdita netta di 374 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2022, chiudendo l’anno con una perdita netta di 102 milioni di dollari.
Sul risultato finale hanno pesato 217 milioni di dollari per quello che la società ha definito come “un’indennità di valutazione sulle attività fiscali differite di Alcoa Alumínio (Brasile)“. Naturalmente, il bilancio in rosso risente dei bassi prezzi dell’alluminio e dell’allumina, dei costi più elevati per l’energia e per materie prime come l’idrossido di sodio e gli anodi di carbonio.
Il fatturato della multinazionale nel 2022 ha raggiunto i 12.451 milioni di dollari, il 2,5% in più rispetto all’anno precedente.
Un anno troppo turbolento
Secondo Roy Harvey, Presidente e Amministratore Delegato di Alcoa, la turbolenza globale dell’anno scorso ha influenzato negativamente sui costi per l’energia e per le materie prime. Da sottolineare come ci siano state variazioni significative dei prezzi dei prodotti tra la prima e la seconda metà del 2022.
Nonostante la perdita, la Alcoa ha dichiarato che nel 2022 ha comunque mantenuto un bilancio solido e una remunerazione per il capitale degli azionisti. Inoltre, ha progredito in modo sostenibile con il riavvio strategico della sua capacità produttiva e con lo sviluppo di tecnologie rivoluzionarie.
Nel 2023 spedizioni di alluminio in linea con il 2022
A proposito di quest’ultimo punto, spicca la joint venture (Elysis) tra Alcoa e Rio Tinto, che sta dando alla luce un nuovo sistema per eliminare tutte le emissioni dirette di anidride carbonica dal processo di fusione tradizionale, emettendo invece ossigeno puro. Nel marzo dello scorso anno, la JV Elysis ha annunciato di aver venduto metallo prodotto con questa nuova tecnologia alla Apple, per essere utilizzato nell’iPhone SE.
Per il 2023 Alcoa prevede che le sue spedizioni totali di allumina, inclusa l’allumina di provenienza esterna, saranno comprese tra 12,7 e 12,9 milioni di tonnellate, con una diminuzione di 0,5 milioni di tonnellate rispetto al 2022. Nel caso dell’alluminio, l’azienda dovrebbe spedire tra 2,5 e 2,6 milioni di tonnellate di metallo semilavorato e finito, una quantità in linea con il 2022.
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