Peggio l’oro o peggio l’argento?

Nell’ultimo anno i due metalli sembrano fare a gara per chi scende più velocemente. L’argento si è dimostrato senza dubbio il vincitore ma nei prossimi mesi che cosa ci aspetta?

Il rapporto di valore tra oro e argento è arrivato a 66.

Anche se il rapporto storico era considerato quello di  1:16, cioè con un grammo di oro era possibile acquistare 16 grammi di argento (ma negli ultimi dieci anni la media è stata di 1:58), gli analisti di UBS prevedono che entro la fine dell’anno il rapporto tra i due metalli raggiungerà la soglia di 70, a causa principalmente di una domanda di argento che non riesce ad assorbire l’eccesso di metallo.

Negli ultimi mesi, quando le quotazioni dell’oro scendevano, quelle dell’argento precipitavano. Come è sempre successo anche nel passato, il metallo bianco si è dimostrato molto più volatile, amplificando la discesa delle quotazioni.

Gli investitori sembrano aver perso la fiducia nei metalli preziosi come beni rifugio per difendersi, per esempio, dalle politiche monetarie espansive (stampa di carta moneta) delle principali banche centrali. Nel corso di quest’anno l’argento è sceso di circa il 33%, mentre l’oro del 20%.

Secondo Morgan Stanley l’offerta di argento mondiale supererà la domanda industriale, compresa quella per l’elettronica e la fotografia, raggiungendo un surplus di 4.826 tonnellate, come ormai accade da ben cinque anni. Circa il 50% dell’argento prodotto è utilizzato nell’industria, al contrario dell’oro che viene impiegato soltanto per un 10% della produzione globale.

rapporto tra oro e argento

La domanda di argento sembra tenuta in vita soltanto dagli investimenti in argento fisico e in fondi di investimento.

Inoltre la domanda industriale dei prossimi mesi potrebbe rallentare a causa di una ripresa economica globale che vacilla, come emerge dai dati dati del Fondo Monetario Internazionale (FMI) che ha abbassato le sue stime sulla crescita mondiale all’uno percento da una stima fatta ad aprile del 3,3%.

Le quotazioni dell’argento si sono sempre dimostrate essere legate a doppio filo con quelle dell’oro e, secondo alcuni analisti dichiaratamente rialzisti, quando l’incertezza tornerà sui mercati l’oro ricomincerà a crescere e l’argento lo seguirà, ma con una velocità molto ma molto maggiore.

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