3 metalli rari e preziosi da non perdere di vista

Puntiamo i riflettori su 3 metalli rari che ogni investitore dovrebbe tenere in considerazione in questi momenti di incertezza dei mercati finanziari.

Qualche volta, quando si parla di quanto sia prezioso un metallo non ci si riferisce solo al suo valore monetario. Per esempio, esistono metalli che sono così rari e preziosi che potrebbero fare la differenza nella corsa al predominio tecnologico o alla superiorità militare di un paese.

Perciò, la loro preziosità è anche superiore a quella che gli attribuisce il mercato, tanto da spingere le nazioni più potenti ad una lotta per garantirsi un approvvigionamento stabile.

Vedremo nel seguito 3 di questi metalli rari, uno così raro che se mettiamo insieme le quantità prodotte da sempre non riusciamo nemmeno a riempire una piscina. Il secondo è ancora più raro del primo. E il terzo è così poco disponibile che è quasi impossibile stabilire un prezzo di mercato.

PLATINO

Questo metallo è scarso come l’oro e rappresenta 0,005 ppm (parti per milione) della crosta terrestre. Tuttavia, non viene sfruttato come l’oro. Nel 2018, per esempio, sono state estratte 860 milioni di once d’argento, 109 milioni di once d’oro e solo 6 milioni di once di platino.

Tanta disparità di estrazione è perché l’accesso al platino è difficile. Non esiste estrazione superficiale di platino, a parte una piccola miniera a cielo aperto in Sudafrica che fornisce circa l’8% della produzione mondiale.

Per fare dei confronti, se mettessimo insieme tutto l’oro prodotto da sempre, potremmo riempire tre piscine olimpioniche. Ma facendo lo stesso con il platino riusciremmo a malapena a riempirne una.

Inoltre, al contrario dell’oro, il platino è fondamentale per molte applicazioni industriali. A tal punto che, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu dichiarato un metallo strategico e gli Stati Uniti ne vietarono l’uso in gioielleria.

Oggi, il platino è fondamentale per i computer, i catalizzatori, le fibre ottiche e le marmitte catalitiche, soltanto per citare alcune applicazioni. E il suo metallo gemello, il palladio, è il metallo che ha messo a segno i maggiori guadagni nel corso degli ultimi 10 anni.

Secondo le ultime stime, nel mondo esistono 69.000 tonnellate di riserve di platino, il 95% delle quali si trova nelle profondità della crosta terrestre sudafricana.

La miniera più importante del mondo? La Merensky Reef in Sudafrica, mentre il più grande produttore è la Anglo Platinum, che ha rappresentato circa il 40% di tutto il platino raffinato primario e il 30% della produzione globale totale (2017).

RODIO

Il rodio è ancora più raro e più costoso del palladio. E vale circa cinque volte il prezzo dell’oro. Solo nel corso del mese scorso, i prezzi del rodio sono aumentati di oltre il 30% e alcuni analisti lo definiscono come il metallo più hot del 2020.

Il rodio ha un alto punto di fusione ed è praticamente immune alla corrosione. Ciò lo rende un elemento chiave per l’utilizzo in tutto ciò che necessita di proprietà riflettenti, nonché nei convertitori catalitici.

Anche nel caso del rodio (sottoprodotto di platino e palladio), il più grande produttore è il Sudafrica, seguito da Russia e Canada.

CESIO

Il cesio è stato aggiunto all’elenco delle materie prime critiche dall’USGS (United States Geological Survey).

Si tratta di un metallo con diversi usi industriali, soprattutto nel settore petrolifero e del gas. Inoltre, gli isotopi di cesio vengono utilizzati negli orologi atomici per le reti di telefonia cellulare, internet, i sistemi di posizionamento globale (GPS) e i sistemi di guida degli aeromobili. Il bromuro di cesio viene invece utilizzato nei rivelatori a infrarossi, nell’ottica, nelle celle fotoelettriche, negli spettrofotometri e negli occhiali militari per la visione notturna.

Per quanto riguarda i prezzi di questo metallo, è quasi come parlare di un segreto. Infatti, come per altri metalli rari, è difficile ottenere un prezzo di mercato. Secondo Mineral Commodities Summary, una fiala da 1 grammo di cesio (99,98%) vale 81,10 dollari, in aumento del 3% rispetto ai 78,70 dollari nel 2018.

Nel mondo esistono soltanto tre miniere di pegmatite (la roccia che contiene anche minerale di cesio): Tanco in Canada, Bitika nello Zimbabwe e Sinclair in Australia.

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