10 anni di commodity. Quali sono state il migliore investimento?

Nel 2019, tutte le principali commodity hanno guadagnato.Tuttavia, come sono andate su un arco temporale di 10 anni? Ecco le migliori materie prime dell’ultimo decennio.

Il mercato delle commodity, nel corso del 2019, è aumentato del 17,6%. Tuttavia, non tutte le materie prime hanno guadagnato, così come alcune hanno messo a segno guadagni ben superiori.

Ma se, anziché prendere in considerazione soltanto l’ultimo anno, allarghiamo lo sguardo sopra un intero decennio, scopriamo cose molto interessanti. Qualcosa di molto importante soprattutto per gli investitori.

La migliore commodity del decennio? Il palladio

Esattamente quello che ha fatto U.S. Global Investors, confrontando i rendimenti delle singole commodity tra il 2010 e il 2019.

La prima cosa che salta all’occhio è la straordinaria performance del palladio, la migliore delle commodity dell’ultimo decennio. Come noto, il metallo durante lo scorso anno ha guadagnato il 54,2%. Ma chi ha comprato palladio all’inizio del 2010, a 400 dollari all’oncia, si è ritrovato lo stesso metallo a fine 2019 a oltre 2.000 dollari all’oncia. Una cavalcata dei prezzi impressionante, che hanno nettamente superato anche quelli dell’oro e del platino.

La peggiore del decennio? Il gas naturale

All’estremità opposta troviamo invece la peggior commodity del decennio: il gas naturale. Soltanto nel 2019 ha perso il 25,5% e, negli anni precedenti, ha quasi sempre chiuso l’anno in negativo (con l’eccezione del 2016, quando ha guadagnato il 59,35%).

L’altra materia prima energetica chiave, il petrolio, ha fatto l’opposto. Ha chiuso il 2019 con un incremento annuo del 34,5%, mentre gli anni precedenti sono stati per la maggior parte positivi (a parte il drammatico crollo del 45,58% del 2014).

Riguardo ai metalli preziosi in genere, vale la pena ricordare che l’oro e l’argento hanno avuto un 2019 all’insegna del rimbalzo. L’oro ha guadagnato il 18,3% (il miglior risultato del metallo giallo nel corso del decennio). L’argento si è invece accontentato di un +15,2%.

Infine, guardando alla volatilità, scopriamo che la commodity più volatile del decennio è stata il carbone e la meno volatile l’argento.

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