Zinco: previsioni, aspettative e prezzi per il 2022

Il 2022 replicherà il boom dei prezzi dello scorso anno? Esperti e operatori condividono le loro aspettative circa il mercato dello zinco…

Anche per lo zinco, come per la maggior parte dei metalli industriali, il 2021 è stato un anno da ricordare, con i prezzi che hanno raggiunto i massimi da 14 anni.

La forte reazione della domanda dopo le restrizioni pandemiche, insieme alla crisi energetica, hanno sostenuto le quotazioni per tutto l’anno. Naturalmente, dopo tanto correre, tutti si domandano se ci sarà una pausa nel 2022. Per capirlo, cominciamo a ricordare cosa è successo negli ultimi 12 mesi.

Un breve riassunto del 2021

I prezzi dello zinco avevano cominciato l’anno al di sopra dei 2.800 dollari per tonnellata, dopo essere saliti per la maggior parte della seconda metà del 2020. La spinta provocata dalla ripresa nel settore dell’acciaio ha tenuto sotto pressione lo zinco per tutta la prima metà del 2021, quando le misure di lockdown del COVID-19 si sono allentate.

La ripresa della domanda è stata più forte del previsto in Europa e negli Stati Uniti, ma è rimasta indietro nei paesi asiatici extra-Cina.

Ma è stato ad ottobre che il mercato ha visto prezzi che non si vedevano da 14 anni: 3.800 dollari! Crisi energetica e i costi associati alle emissioni di CO2 sono stati i principali artefici di tanta salita che ha sorpreso un po’ tutti. Un esempio è quanto accaduto ad uno dei più importanti produttori di zinco del mondo, Nyrstar. In ottobre, Nyrstar aveva annunciato tagli produttivi nella sua fonderia in Europa, creando grosse tensioni sul fronte dell’offerta.

Di certo, guardando a quanto successo negli ultimi anni, si nota come lo zinco sia in ripresa da quando i prezzi hanno toccato il minimo nel 2020. Anche se i prezzi non hanno potuto mantenersi sui livelli massimi, fino all’ultimo giorno dell’anno sono rimasti al di sopra dei 3.500 dollari (oggi, 18 gennaio 2022, lo zinco cash LME vale 3.544 dollari).

Grafico 2021 prezzi zinco LME
Grafico 2021 dei prezzi dello zinco (cash LME)

Previsioni per il 2022: il mercato

Come immaginabile, nessun analista si aspetta che quest’anno i metalli industriali possano ripetere le performance del 2021. Naturalmente, ciò riguarda anche lo zinco.

Secondo CRU Group, la crescita della domanda cinese di zinco rallenterà all’1,1% su base annua non appena diminuiranno gli effetti degli stimoli governativi. Tuttavia, nel resto del mondo, la domanda dovrebbe crescere del 2,4%, aiutata dalla ripresa del settore automobilistico e in parte trattenuta dal rallentamento del settore edile in Europa e negli Stati Uniti.

Parlando invece di offerta, potrebbero esserci delle interruzioni produttive nel primo trimestre, con effetti sui prezzi nei mesi successivi. Ciò considerato, CRU Group prevede che le forniture minerarie cresceranno del 5,1% su base annua e che il mercato dei concentrati registrerà un surplus di 190.000 tonnellate. Nel frattempo, la produzione delle fonderie dovrebbe crescere di meno dell’1% su base annua, con un piccolo deficit di zinco raffinato.

Più ottimista CPM Group, società statunitense specializzata in materie prime. La domanda di zinco dovrebbe rimanere buona anche nel 2022, sia in Cina che fuori. Inoltre, l’offerta non subirà interruzioni. Naturalmente, rimane un’incertezza di fondo determinata da cosa accadrà con il COVID-19, il fattore sconosciuto che potrebbe impattare pesantemente su tutto il settore industriale, ma non solo…

Anche CPM Group si aspetta che il mercato entri in disavanzo nel 2022.

Previsioni per il 2022: i prezzi

Per quanto riguarda ciò che più interessa gli operatori del settore, va considerato che la maggior parte degli analisti pensa che nel primo trimestre di quest’anno i prezzi rimarranno elevati. D’altronde, durante la stagione di riscaldamento invernale, incombe la minaccia di ulteriori tagli produttivi per la crisi dell’energia in Europa.

Di contro, i prezzi elevati del metallo e l’inflazione potrebbero innescare una frenata nella domanda di zinco.

Secondo CPM Group, i prezzi rimarranno al di sopra dei livelli attuali e raggiungeranno una media annuale di circa 3.400 dollari. Trattandosi di un prezzo medio, significa che in alcuni momenti le quotazioni potrebbero superare i 4.000 dollari, pur con fondamentali non così solidi da poter sostenere livelli tanto elevati.

Gli analisti di FocusEconomics prevedono invece prezzi più deboli nel 2022 e ancor di più nel 2023, a causa dell’entrata in funzione di nuove miniere. La solida domanda di acciaio continuerà a sostenere i prezzi dello zinco, ma gli effetti della crisi energetica e i problemi della logistica globale si allenteranno con il passare dei mesi. Tutto questo si tradurrà, secondo FocusEconomics, in prezzi medi di 2.827 dollari nel quarto trimestre 2022 e di 2.651 dollari nel quarto trimestre 2023.

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