Scoperta rivoluzionaria grazie ad una matita e nastro adesivo

Il grafene, scoperto quasi per scherzo, è un materiale straordinario con caratteristiche uniche. Sottilissimo e resistentissimo, potrebbe presto rivoluzionarie tutto il settore dell’elettronica e delle energie verdi.

La comunità scientifica ha da pochi anni una nuova leggenda: la scoperta del grafene.

Questo materiale meraviglioso promette di trasformare il futuro di tutti noi. Il modo casuale in cui è avvenuta la scoperta, così come la sua importanza, porta alla mente la scoperta della penicillina di Alexander Fleming.

Una scoperta rivoluzionaria nata quasi per gioco

Andrei Geim e Konstantin Novoselov, due scienziati nati in Russia ma residenti nel Regno Unito e ricercatori presso l’Università di Manchester, stavano “giocando” con delle scaglie di grafite di carbonio (quella che si trova in una comune matita), per indagare sulle sue proprietà elettriche.

Cercando di ottenere scaglie più sottili si sono aiutati, per scherzo, con un nastro di scotch adesivo. Staccando uno strato di grafite dal blocco originale con il nastro adesivo e ripetendo questa operazione, sono riusciti ad ottenere uno strato dello spessore di un atomo. Avevano scoperto il grafene, un nuovo materiale dalle straordinarie proprietà. Dieci volte più forte dell’acciaio e, se usato come conduttore, con il potere di dissipare molta meno energia di un tradizionale chip impiegato negli attuali computer.

Per questa scoperta rivoluzionaria, Andrei Geim e Konstantin Novoselov hanno vinto il Nobel per la fisica nel 2010.

Il grafene è il materiale più sottile e più resistente che la scienza conosca, oltre ad essere estensibile, conduttivo, otticamente trasparente e con proprietà elettroniche molto particolari.

Le potenziali applicazioni sono illimitate

Gli impieghi potenziali del nuovo materiale sono illimitati. Da nuovi dispositivi flessibili da indossare come un abito, a nuove generazioni di computer piccolissimi, a pannelli solari iper-efficienti, a telefoni cellulari super-veloci.

Poiché il carbonio è l’elemento base della vita, il grafene potrebbe essere il motore di una nuova rivoluzione industriale basata su componenti elettronici biodegradabili e totalmente sostenibili.  Se esisterà mai un materiale da costruzione per l’economia verde, il grafene sarebbe il primo candidato.

Il governo britannico ha già investito circa 89 milioni di dollari per creare il National Graphene Institute (NGI). Qui, i due scienziati Andrei Geim e Konstantin Novoselov stanno lavorando alacremente per rivoluzionare gran parte delle tecnologie che conosciamo e naturalmente, per sfruttare commercialmente i risultati della loro sorprendente scoperta.

Il mercato della grafite, la materia prima da cui si ricava il grafene, ha ovviamente risentito della nuova scoperta e le quotazioni sono salite rapidamente. La grafite, attualmente consumata soprattutto nel settore degli acciai, è prodotta principalmente in Cina. Il paese asiatico detiene il primato della produzione mondiale di grafite lamellare,  uno dei formati a maggior valore.

Tutti degli esperti del settore, ritengono che durante i prossimi anni la domanda di grafite aumenterà, trascinando le quotazioni a livelli record.

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