Un metallo molto difficile: il cobalto

Il cobalto è un metallo unico per chi si occupa di esplorazione mineraria e assai difficile da trovare per i consumatori finali. Ecco perché…

Il cobalto è salito alle luci della ribalta con l’avvento delle batterie al litio.

Queste popolari batterie esistono grazie a tre metalli: litio, grafite e cobalto. Ma, mentre i primi due sono abbondanti e facili da trovare, non si può dire la stessa cosa del cobalto.

Non esistono miniere di cobalto, che può essere recuperato soltanto come sottoprodotto del rame e del nichel, se sufficientemente arricchiti. In questo contesto, le quantità di questo metallo raro prodotte, dipendono fortemente dai prezzi di rame e nichel, che determinano la convenienza o meno di lavorare il minerale per ricavarne i sottoprodotti.

Il cobalto viene ottenuto come risultato di un complesso processo di fusione e di raffinazione che è possibile solo in presenza di depositi di rame o nichel sufficientemente grandi e duraturi da consentire tempi di ammortamento molto lunghi.

Viene ottenuto come risultato di un complesso processo di fusione e di raffinazione

Ha una storia relativamente breve come metallo industriale, poco utilizzato fino alla Prima Guerra Mondiale, viene riscoperto per fabbricare i cannoni e le corazze delle navi da battaglia che necessitavano di acciaio rinforzato da nichel e cobalto.

Nel Medioevo veniva addirittura considerato, così come il nichel, un indesiderato contaminante del minerale di rame.

In Europa, risale a metà del 1200 la scoperta dei cosiddetti cinque elementi (nichel, cobalto, arsenico, argento, bismuto) nella regione di Erzgebirge, le montagne dei minerali, tra la Germania e la Repubblica Ceca. Una zona geologica ricca di minerali high-grade e che ha rivestito un importanza storica nello sviluppo di tutta la moderna geologia.

Così come poco distante troviamo i preziosi depositi di rame e cobalto di Tisova (Repubblica Ceca), risalenti alla metà del 1300. Sono depositi classificati come VMS (Volcanic-associated massive sulfide), che spesso si traduce in giacimenti di grandi dimensioni, contenenti, oltre a rame e cobalto, anche metalli preziosi. Inoltre, poiché a Tisova non sono mai state adottate avanzate tecniche di esplorazione occidentali (prima del 1989 era sotto il controllo dell’Unione Sovietica), si pensa che vi siano grandi potenzialità inespresse in termini di nuovi minerali da estrarre.

Alla fine di questa breve panoramica, dovrebbe essere più evidente perché il cobalto è così difficile da avere, soprattutto per gli utenti finali. Naturalmente, dal punto di vista di un investitore, tali difficoltà rappresentano un’opportunità, che potrebbero portare i prezzi a rapide impennate in risposta alle crescenti difficoltà di approvvigionamento.

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