Telerilevamento: la nuova frontiera delle esplorazioni

I moderni cercatori d’oro e di diamanti adottano le nuove tecnologie di telerilevamento satellitare per massimizzare i ritrovamenti e minimizzare i costi.

Qualche secolo fa la scoperta di nuovi giacimenti d’oro o di diamanti era casuale: qualcuno trovava una pepita in un fiume o inciampava in un diamante e, oltre a diventare improvvisamente ricco, dava inizio ad una corsa allo sfruttamento minerario della zona in cui era avvenuto il ritrovamento.

Al giorno d’oggi episodi del genere sono piuttosto rari, poichè i moderni cercatori di materie prime preziose utilizzano il meglio che la tecnologia può offrire. Anche i cercatori d’oro amatoriali sono dotati di almeno un metal detector, come avvenuto qualche mese fa in Australia, a 110 chilometri da Melbourne, dove è stata scoperta una pepita d’oro di 5 chilogrammi.

I professionisti delle esplorazioni minerarie adottano il telerilevamento, con il quale vengono raccolti dati e informazioni sul mondo fisico, rilevando e misurando i segnali composti da radiazioni, particelle e campi provenienti dagli oggetti. Questi dati vengono raccolti senza avere un contatto diretto con l’oggetto e dalla loro analisi si identifica e si classifica se l’oggetto è di qualche interesse.

Quando si cercano diamanti, il costo medio per ritrovare della kimberlite con le tecnologie tradizionali è di circa 1 milione di dollari

Nelle esplorazioni alla ricerca di minerali, il telerilevamento è uno strumento che sta sempre più prendendo piede. Infatti permette di avere una maggiore precisione ad un costo ridotto.

Quando si cercano diamanti, il costo medio per ritrovare della kimberlite (il minerale che indica la presenza di diamanti) con le tecnologie tradizionali è di circa 1 milione di dollari. Utilizzando il telerilevamento il costo scende a 300.000 dollari.

Il telerilevamento è stato utilizzato ancor prima della seconda guerra mondiale e negli anni ha conquistato un consenso sempre maggiore.

Inizialmente venivano confrontate le foto aeree di una particolare area con altre zone dove era stati ritrovati metalli preziosi, sperando che superfici terrestri simili potessero contenere gli stessi metalli. Successivamente le foto aeree sono state sostituite dalle immagini satellitari.

Oggi, esistono molti strumenti di telerilevamento a disposizione del geologo per esplorare i territori. Ma il più grande progresso è la capacità di sintetizzare varie forme di dati: risultati dai prelievi dal terreno, mappe topografiche, foto aeree, immagini satellitari, mappe strutturali e dati su campioni di minerali.

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