Sconosciuto ma vitale per molte tecnologie moderne, il tantalio viene estratto in pochissimi paesi nel mondo. Inoltre, gran parte di questo minerale proviene da paesi molto instabili politicamente e afflitti da violenti conflitti armati, come la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e il Ruanda. Questi due paesi rappresentano quasi la metà della produzione mondiale.
Interessante notare come il paese con le più grandi riserve di tantalio del mondo, l’Australia, non è tra i primi produttori. Le sue riserve stimate ammontano a 94.000 tonnellate.
Un leader incontrastato ma problematico
La Repubblica Democratica del Congo, da sempre il più grande produttore di tantalio del mondo, ha una pessima reputazione per pratiche minerarie che violano i diritti umani, che alimentano la corruzione e le violenze anche sui minori. Perciò, varie organizzazioni hanno adottato misure per scoraggiare le aziende dall’acquistare tantalio prodotto in modo non etico in questo paese.
Il secondo produttore del mondo è invece il Brasile, uno degli unici due in classifica al di fuori dell’Africa, che vanta anche 40.000 tonnellate di riserve di tantalio. Mentre la più grande miniera del paese è il progetto MIBRA, di proprietà della Advanced Metallurgical Group, le prospettive per i prossimi anni sembrano incoraggianti. Infatti, il paese potrebbe diventare una delle principali fonti di tantalio per molte aziende internazionali a causa dei problemi etici che riguardano le forniture provenienti dalla RDC e dal Ruanda.
Top 5 dei produttori di tantalio (2021)
La classifica dei 5 paesi più importanti produttori del mondo è riferita all’anno 2021, in base ai dati dello US Geological Survey (USGS).
2º BRASILE: 470 tonnellate di produzione mineraria
3º RUANDA: 270 tonnellate di produzione mineraria
4º NIGERIA: 260 tonnellate di produzione mineraria
5º CINA: 76 tonnellate di produzione mineraria
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