Dai telefoni alle auto: la domanda di tantalio sta cambiando faccia

Il mercato del tantalio si sta muovendo verso un cambiamento epocale, sia per motivi tecnologici e sia per seguire una domanda potenzialmente enorme.

Cambiano più velocemente le tecnologie o i mercati? A domandarselo sono i produttori di tantalio, o meglio dei condensatori al tantalio, che si trovano oggi a cavalcare l’onda di un cambiamento di mercato epocale per il settore: dagli smartphones alle automobili.

Ad oggi, circa due terzi di tutto il tantalio prodotto nel mondo viene utilizzato per la costruzione di condensatori elettronici, in gran parte impiegati nell’elettronica di consumo

Verso l’automotive e le telecomunicazioni

Ma, come è emerso all’assemblea generale del Tantalum-Niobium International Study Center di Ginevra a fine ottobre, questo tipo di condensatori sta vedendo un crollo dei volumi in applicazioni come smartphones, microprocessori o alimentatori di fascia bassa. Perciò, i produttori di condensatori si stanno spostando verso l’automotive e le telecomunicazioni, settori che promettono una crescita maggiore rispetto ai tradizionali mercati dell’elettronica di consumo.

Alle base di questo cambiamento ci sono motivazioni tecnologiche. Gli smartphones, per esempio, richiedono condensatori sempre più piccoli e quindi la tecnologia che utilizzano si sta evolvendo verso un minor utilizzo di condensatori al tantalio.

Un mercato relativamente piccolo e a rischio interruzioni, ma con una domanda potenziale enorme

Al contrario, lo sviluppo delle reti 5G e l’elaborazione di dati ad alta velocità, comunicazioni wireless e data-storage sono ormai i nuovi driver per la domanda di tantalio. In tutto questo, sarà il settore automobilistico dove ci sarà la maggior crescita dei sistemi elettronici. Ogni veicolo sta diventando una specie di cloud, un grande data center e un centro di calcolo ad alta potenza.

A trainare questo cambiamento sono le autovetture elettriche le cui vendite in Europa, secondo Argus Consulting, aumenteranno a 8,67 milioni entro il 2030, un grande salto rispetto ai soli 2,26 milioni nel 2021.

Tesla già usa condensatori al tantalio, ma altre aziende sono ancora reticenti e preferiscono usare condensatori ceramici poiché il mercato del tantalio è relativamente piccolo e quindi più esposto a rischi di interruzione della catena di approvvigionamento.

Perciò, la nuova generazione di condensatori al tantalio dovrà garantire una catena di approvvigionamento sostenibile e affidabile, che possa guadagnare la fiducia dei produttori. Se così sarà, il prossimo decennio sarà ricco di soddisfazioni per i produttori di questo tipo di condensatori e per l’intero settore di questo metallo raro.

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