Esistono due nuove tecnologie che, prese separatamente, hanno tutto il potenziale per realizzare la prossima rivoluzione industriale: la stampa in 3D e il grafene.
C’è qualcuno che può immaginare cosa si potrebbe fare se fosse possibile stampare oggetti in 3D utilizzando il grafene? Gli scenari che si aprono sono letteralmente da capogiro.
Come risaputo, ad oggi, grazie alla tecnologia della stampa in 3D, è possibile fare quasi di tutto, dai cannoni al cibo e a parti del corpo umano, solo per citare alcuni esempi. Se si potrà utilizzare il grafene come materiale da stampare in 3D, alla lista si potrebbero aggiungere computer, pannelli solari, dispositivi elettronici, automobili e addirittura aeroplani.
Gli scienziati di tutto il mondo sono al lavoro per capire se ciò è davvero possibile. La American Graphite Technologies, ha annunciato che, insieme alla National Academy of Science ucraina e al Kharkiv Institute of Physics and Technology, ha iniziato le ricerche per sviluppare un nuovo materiale a base di grafene da impiegare nella stampa in 3D. Subito dopo l’annuncio i titoli azionari della società si sono impennati del 15%.
Lo sviluppo di un materiale stampabile in 3D a base di grafene offrirebbe grandi vantaggi a causa delle proprietà incredibili di questo nuovo materiale (“Il semi-metallo che cambierà il nostro futuro“).
Oltre ad essere il primo cristallo bidimensionale mai scoperto, il grafene è anche l’oggetto più sottile e leggero esistente al mondo. È più duro del diamante e circa 300 volte più forte dell’acciaio. Inoltre, il grafene conduce l’elettricità meglio del rame, è trasparente e può assumere qualsiasi forma si possa immaginare.
Se gli scienziati riusciranno nel loro intento, il futuro che ci attende potrebbe diventare davvero irriconoscibile.